A Cambria, California, si mangia il miglior cinnamon roll dell’intera costa
ovest. E forse pure est. È enorme, confortevolmente rotondo, con una glassatura
perfetta e una pasta docile sotto le dita. Lo si può trovare in vendita presso
l’elegante pasticceria della strada principale che, al pari di tante altre
strade principali disseminate per gli Stati
Uniti, ricorda molto da vicino il nucleo centrale di un villaggio qualunque
in un film western qualunque.
Anche qui come
altrove, la rivendita di dolci e dii leccornie varie si accompagna all’esposizione
di numerosi altri articoli (calendari, matite, tazze, agendine), che riflettono
gli umori e i sapori della piccola comunità.
Poco distante, una
farmacia-drogheria solletica la curiosità del cliente con una combinazione
abbastanza consueta di medicinali, di quaderni, di giocattoli, di barrette al cioccolato
e di papere di gomma di ogni forma, colore e dimensione.
Di quando in quando, qualche
torpedone rigurgitante turisti anziani, fedelmente attaccati a bastoni, a stampelle e a deambulatori, sbuffa di sollievo nello svuotarsi del proprio carico che, una volta a terra, si riversa immancabilmente all’interno della sala da tè
zeppa di lampadari a goccia, di palme in vaso e di pesanti tendaggi.
Incuranti della
gotta, del diabete e della pressione troppo alta, i chiassosi gitanti fanno
quindi la spola tra i tavolini vestiti di raso e cotone e il bancone del bar,
avvinghiandosi al quale snocciolano ordini e richieste al giovane e volenteroso
dipendente.
Soddisfatte le tentazioni gastronomiche, i vegliardi invadono festanti le altrimenti silenziose e ordinate vie intorno, a caccia
dell’occasione imperdibile, della cartolina di dubbio gusto, del ricordino
kitsch da comprare all’ingrosso per parenti e amici inchiodati a casa da
famiglia o malanni.
Segretamente
compiaciuti della propria tempra che, a dispetto degli anni, ha permesso loro
di partecipare al viaggio, riempiono di voci e di risa sdentate i pochi negozi
semivuoti disposti a croce intorno al centro abitato.
I più restii,
solitamente uomini refrattari al rito dello shopping compulsivo, si
concedono una fumatina al riparo da occhi indiscreti, nascondendosi in atri
bui o in vicoli deserti, in attesa del passante casuale cui scippare una sigaretta
con dita fameliche, per poi presentarsi indifferenti all’appuntamento col resto
del gruppo.
Nel frattempo, gli
amanti dell’architettura hanno modo di scattare foto alle tipiche
costruzioni a due piani o alle villette circondate da romantiche recinzioni in
legno bianco e protette da statuine da giardino, da spaventapasseri dallo sguardo
gentile, da girandole variopinte.
Gli abitanti del
luogo, oramai abituati alle stravaganze di quanti si lascino condurre lì dal
caso o dalla mappa attentamente studiata, scrollano le spalle, rispondono
educatamente alle domande loro poste e, con un sorriso, voltano le spalle e
scappano via.
E.M.
E.M.