mercoledì 27 febbraio 2013

Notizie da Lilliput 80: Holy Smile


Gli abitanti di Santa Monica li si riconosce subito, dal brillio negli occhi e dalla piega della bocca.

Gli abitanti di Santa Monica, poco importa se nativi o di importazione, infatti, hanno un sorriso per chiunque.


Che siedano ai tavolini di una caffetteria in centro o traffichino con l’antifurto di un'automobile in periferia, che stiano allattando un neonato o stiano bestemmiando a mezza voce per le necessità biologiche del proprio cane inchiodatosi sulle strisce pedonali, non mancheranno mai di distogliere lo sguardo in direzione di un passante occasionale e di gratificarlo con un’espressione simpatica, quando non simpatetica.

È il loro grande pregio, forse la loro migliore qualità.
E dunque, a dispetto della galanteria, a volte ruspante, del Midwest, e della indiscussa cortesia dell’East Coast, solo qua ci si sente veramente a casa, quasi in famiglia, benvoluti e ben accetti anche per strada, anche dentro una farmacia.
Dettaglio non trascurabile, questo buonumore e questa affabilità contagiano tutti, indipendentemente dal sesso e dalla razza, dall’età e dall’occupazione.

I bambini, per esempio, impazienti di terminare la spesa al supermercato in compagnia dei genitori, capita si girino verso chi li segue silenziosamente in fila alla cassa, sventolando orgogliosamente un adesivo a forma di coccodrillo e iniziando al contempo una conversazione, spesso a senso unico, che proseguono spavaldamente, sordi e ciechi alle eventuali difficoltà emotive degli occasionali interlocutori.

Gli impiegati di banca e quelli degli uffici postali, lungi dall’esibire grugni insoddisfatti o lineamenti truci, al contrario accolgono i clienti con gentilezza addirittura imbarazzante, forzandoli elegantemente a uno scambio di battute sul tempo o sugli acquisti online, sulla casa o sulla famiglia, dispensando consigli e offrendo loro bevande o cioccolatini.

I negozi e i locali accolgono a braccia aperte quanti vogliano approfittare di un momento di pausa, proteggendoli con la fiera compostezza delle guardie giurate all'ingresso e coccolandoli con il consumato garbo dei dipendenti, capaci di prodezze inimmaginabili a esclusivo vantaggio dell’eventuale acquirente. Garbo, per inciso, che accompagna tutti, dal momento in cui si varca la soglia in entrata al momento in cui la si oltrepassa in uscita, sia che ci si allontani sotto il carico opprimente di buste e pacchetti, sia che ci si disperda leggeri come il vento, liberi come l’aria.

Nei supermercati, cassieri e magazzinieri, macellai e panettieri si affollano, fisicamente o idealmente, intorno al cliente, sincerandosi che la merce finora assicurata nel carrello o solo intravista o analizzata sia di suo effettivo gradimento, suggerendogli altresì di rivolgere loro qualsiasi domanda, di inoltrare loro qualsiasi richiesta.

E allora, alla fine, ci si lascia inevitabilmente coinvolgere dall’atmosfera amichevole,  dal tessuto cordiale, sorridendo a propria volta, ammiccando a propria volta, ché un sorriso in più non è mai stato di troppo.


E.M., Santa Monica

martedì 26 febbraio 2013

Elezioni 2013: capire il programma di Beppe Grillo e del Movimento cinque stelle

All'indomani dello strepitoso successo elettorale, ottenuto da Beppe Grillo e dal MoVimento 5 stelle, in tanti si interrogano sui motivi e sulle cause di tale affermazione.

Analisti e giornalisti, commentatori e politici di professione, si appellano ancora al "voto di protesta" per spiegare perché il cosiddetto movimento dei "grillini" sia di fatto il primo partito d'Italia.

Tuttavia, in molti sembrano non sapere che dietro a questo movimento c'è un programma politico ben definito e una "visione politica" alquanto dettagliata.

Per conoscere in maniera approfondita la filosofia politica di Beppe Grillo e del Movimento 5 stelle è possibile leggere Il grillo canta sempre al tramonto, il libro di Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e Dario Fo.

Il libro, uscito qualche settimana fa, è disponibile in formato eBook per Kindle a 6,99 euro. E' strutturato come un dialogo, così come specificato dal sottotitolo Dialogo sull’Italia e il moVimento 5 Stelle, sul modello del dialogo  La nave ovvero I desideri, composto da Luciano di Samosata. 

Il Prologo di Dario Fo
Il Grillo si apre con il prologo del Premio Nobel Dario Fo, il quale, a proposito della scelta stilistica adottata, scrive: "Spesso mi torna in mente un testo, grottesco e tragico insieme... scritto da Luciano di Samosata intorno al I secolo d.C. Il testo originale è in greco e ha per titolo.

Si tratta di un lungo percorso, una camminata dal porto del Pireo ad Atene durante la quale Luciano e un gruppo di amici, tra cui i più loquaci sono Samippo e Timolao, si raccontano l'un l'altro i progetti più fantasiosi che hanno in mente di realizzare. Luciano fa da moderatore e incalza i compagni di viaggio con domande puntuali e spesso provocatorie.

I temi degli interventi passano dal surreale al grottesco, senza tuttavia mai perdere di vista la situazione tragica che in quel tempo si viveva ad Atene e in molte altre città della Grecia. I protagonisti propongono soluzioni spesso azzardate e impossibili per sortire da quel bailamme disperato".

Il grillo canta sempre al tramonto

Dalla Grecia antica alla rete, sino alla Tappa finale
Allo stesso modo, Dario Fo, nei panni di Luciano, interroga Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio per dialogare circa l'attuale situazione sociale ed economica che l'Italia, l'Europa e il mondo intero si trovano ad affrontare.

Il dialogo è suddiviso in nove capitoli principali: Dalla Grecia antica alla rete, L'invenzione delle parlamentarie, I problemi sociali, E qui comincia la rivoluzione, La democrazia diretta, La cultura in piazza, Nella rete del MoVimento, Cambio di prospettiva per fermare la crisi, e Tappa finale.

Durante questa suggestiva camminata, che porterà idealmente i tre dal porto del Pireo ad Atene, vengono ripresi tutti gli argomenti che danno forza e caratterizzano il MoVimento 5 stelle. A cominciare dall'importanza nell'essere "diversi" dal sistema vigente e dallo status quo.

Non è un caso, quindi, che il dialogo cominci con dei riferimenti epistemologici molto precisi. Come Eratostene di Cirene, Leonardo da Vinci e Galileo Galilei: uomini che seppero guardare oltre, rivoluzionando la conoscenza.

Guardare là dove nessuno vuole arrivare
Perché la sfida principale per Grillo e i militanti del MoVimento è quella di guardare "là dove nessuno vuole arrivare, cambiare davvero le regole del gioco e fare della politica non l’arte del potere ma un modo di essere cittadini autentici, responsabili, attivi".

Ma non si parla solo di intenzioni, bensì di risposte che il MoVimento vuole dare con gli strumenti offerti da quella che, ancora oggi, chiamiamo democrazia. Anche in una situazione di crisi come quella attuale:

"La situazione è arrivata ormai ad un punto decisivo: - afferma Grillo in un passo - o il sistema della rappresentanza cambia veramente oppure c'è il rischio di un disordine sociale spaventoso. Noi rappresentiamo un cuscinetto contro i nazisti, i movimenti estremisti e sicuramente contribuiamo a fare in modo che non ci siano forti disordini sociali. Questa è l'ultima spiaggia".

Il libro: perché comprarlo
Il libro è pensato per tutte le persone "che vogliono saperne di più sul comico Grillo e sul misterioso Casaleggio"; un documento "che fa vedere il MoVimento per quello che è", in modo da poter dare a tutti, anche a chi non frequenta il Web, la possibilità di farsene un'opinione.

Ma non solo. Al di là delle proprie idee politiche, è un piacere leggere questo dialogo magistralmente condotto dal Premio Nobel per la letteratura Dario Fo, insieme a due uomini di un'intelligenza e d'una sagacia fuori dal comune.

Il grillo canta sempre al tramonto è edito da Chiarelettere. La versione digitale è curata da Adagio e-book. I diritti d'autore del libro saranno devoluti ad Afa Centro Reul di Genova e all'associazione genitori ragazzi non vedenti e ipovedenti di Milano.

Vai al libro:
Il Grillo canta sempre al tramonto. Dialogo sull'Italia e il Movimento 5 stelle
Il Grillo canta sempre al tramonto - eBook

Per saperne di più:
Siamo in guerra: Per una nuova politica - Beppe Grillo
Tutto quello che non sapete è vero - Beppe Grillo
Alta Voracità - Beppe Grillo
Chi e cosa c'è dietro Grillo - Michele Di Salvo
Ve lo do io Beppe Grillo - Andrea Scanzi

domenica 24 febbraio 2013

Notizie da Lilliput 79: Holzwege (EV)

February, Sunday morning: leaving Los Angeles at 10 a.m., hoping not to get stuck in too much traffic, and driving east, towards the Joshua Tree National Park. It tastes a little bit like a pilgrimage, this trip on the Lord’s day.

It is possible to ride on highways pleasently empty of vehicles, ideal for fostering concentration and meditation on the journey’s ultimate goal, while many casino signs, with their sulfurous enticement, lure the passengers, unsuccesfully. Some solitary bird cuts through the dazzling sky, looking for temporary amusement.

White clouds unravel upon the car, in a gentle attempt to preserve the people inside from the outdoor temperature, oddly high, for such a time of the year. Palm trees and waves have been replaced by bronzed and copper land, dotted with scattered houses and twisted shrubs. The temptation of scrutinizing the horizon in search of threatening vultures gets more persistent by the minute. 

Unexpectedly, the long, slightly inclining road that leads to one of the immense park’s entrances, shows up, diverting the attention from everything else: a bighorn welcomes the visitors, giving them his most professional bleat, as a gift. In the surroundings, tens, hundreds, thousands of Joshua trees ask for pity or cry out for revenge, lifting their many, hairy arms up to the careless, sometimes even mean, sun. Behind each plant there is a distress call, within each trunk there is a preacher looking for inspiration; everywhere is a sorrowful demeanor.

Human and animal signs mingle on the gravelly soil, plastering the path with prehistoric hints; elsewhere, ruffled bushes and dark rocks are sometimes spotted with snow, white and hard: a sudden breeze brings in the air ancient voices and sounds of stranger languages, idioms dear to the prophets and the god-fearing from the Old Testament.

The day is quickly fading, the blinding light of the beginning turning into a mellow sunset: consoled by the mystical landscape around, it could be possible to park waiting for the evening, full of mystery and ambiguous promises of will-o-the-wisps. For, even though nobody has whispered it and no guidebook has made any mention of it, this seems to be the perfect place for such a thing to happen. Protected by their own car, semi-hidden by tall, strong stones, travellers could spend some time in thrilling await, cheerfully upset by the biblical images collected so far. Or, more easily, they could just go back home, inebriated with the beauty of the californian desert.

E.M., Santa Monica

giovedì 21 febbraio 2013

Notizie da Lilliput 78: Vanity Fair


Capita che i confini di Santa Monica, di quando in quando, sembrino insopportabilmente stretti, quasi claustrofobici. Ci si dimentica dei larghi viali alberati, ci si fa beffe del blu cupo dell’oceano, si snobba il motore commerciale, ricco di vita e di curiosità, si ripensa con orrore alla tranquillità e alla sicurezza del proprio quartiere. Nella mente e nel cuore si ha un unico, condiviso, desiderio: guadagnare il sedile della macchina e partire.

Le possibilità di assecondare un simile slancio, del resto, sono molteplici: le miglia e miglia di costa che si snodano indifferentemente verso nord o verso sud o l’esplorazione delle aree dello stato più interne e brulle, per esempio, sono suggestioni da considerare attentamente ogni volta che si pianifichi la fuga benché, tuttavia, nemmeno Los Angeles sia un’eventualità da scartarsi a priori.

Chiunque lamenti un’assenza di armonia e compostezza nella geografia della città, infatti, si macchia di un errore banale, per quanto diffuso. Niente, fortunatamente, che un attento sguardo non sia in grado di confutare. O che un’innocua gita verso il centro non sappia cancellare, scolorendo le sensazioni negative in un indistinto presto dimenticato.

È sufficiente iniziare il percorso sul Sunset Boulevard per sentirsi subito immersi in un’atmosfera diversa, cinematografica: i palazzi perdono l’altezza e i tratti tipici dell’architettura proibizionista per trasformarsi in villini e ville dagli accenti spagnoleggianti, dove archi e portici, gradini e patii si susseguono indefinitamente, bianchi e gialli, aranciati e beige, protetti da palme, circondati da fiori.

A quelle case, tuttavia, se ne alternano altre in cui non sempre è il buon gusto a trionfare: memorie hollywoodiane di altri tempi e altre vite portano con sé marmi e colonne, vetrate e capitelli affastellati senza alcun ordine, complici involontari della società dell’apparenza e dell’eccesso. Passando loro affianco non è difficile immaginare feste eleganti e piscine gremite, abiti da cocktail e proiezioni private dal vago sapore artefatto.

Uguale a quelle costruzioni eppure distinto, svetta improvviso il Beverly Hills Hotel, carico di storia e storie, a colori e in bianco e nero, che ancora oggi, immerso in un incantevole giardino curato, ospita eventi culturali e promozionali chiacchierati e invidiati.

Una passeggiata, anche frettolosa, anche motorizzata, tra le sue aiuole e i suoi alberi restituisce appieno le atmosfere tipiche degli anni ’30 e ’40, quando attori e produttori, sceneggiatori e registi risplendevano, agli occhi del pubblico entusiasta, di una luce intensa, eccezionale, ormai spentasi quasi del tutto.

Mentre sulla strada, intanto, oltre il discreto muro che cinge affettuosamente l’edificio dal caratteristico colore rosa, il traffico non ha mai smesso di scorrere incessantemente, su e giù, verso l’oceano e ritorno.

E.M., Santa Monica

mercoledì 20 febbraio 2013

eBook gratis e in offerta: Birra e cazzotti di Brendan O'Carroll

Brendan O'Carroll è conosciuto in Italia soprattutto grazie ai romanzi che vedono protagonista Agnes Browne, la fruttivendola del mercato popolare del Jarro di Dublino. 

Mrs Browne
Ma Tttto era cominciato con un seguitissimo programma radiofonico, dal titolo Mrs Browne Boys. Solo dopo la bella e simpatica Agnes è diventata la protagonista della fortunata serie dei romanzi Agnes Browne mamma, I marmocchi di Agnes, Agnes Browne nonna e Agnes Browne ragazza. Successo che è continuato nei teatri e al cinema con il film La storia di Agnes Browne.

Birra e cazzotti: eBook in offerta su Amazon
Però, oltre alla saga di Agnes, O'Carroll è autore anche di Birra e cazzotti, una storia di guardie e ladri sospesa tra sogni e realtà, inferno e paradiso. Il libro è disponibile in formato eBook per Kindle.


La trama
La vicenda si svolge nel turbolento quartiere di Snuggstown, a Dublino. Due i protagonisti di due vicende apparentemente parallele: Anthony "Sparrow" McCabe, ex pugile categoria pesi leggeri che, tempo addietro, ha perso l'incontro della sua vita, per non aver sferrato un ultimo pugno su un avversario ormai alle corde; e Kieran Clancy, sergente ispettore della polizia, che non vede l'ora di poter dare il proprio contributo nella lotta alla malavita.

Per sopravvivere a Snuggstown e non finire all'ospedale, o peggio all'obitorio, esistono solo due possibilità: piegarsi alla malavita, oppure mettersi dalla sua parte. Ma questo vale solo per la gente comune. Infatti, se sei un poliziotto, puoi solo far finta di nulla e chiudere non uno ma due occhi.

Lo sa bene Sparrow che lavora come autista per il boss Simon Semplice, facendo finta di nulla. Fino a quando, però, non apre gli occhi e, stanco di pestaggi, violenze e soprusi, non decide di dare un senso alla propria vita e di sferrare quel colpo che, tanti anni prima, non ebbe il coraggio di sferrare.

Vai all'eBook:
Birra e cazzotti

Agnes Browne - tutti gli eBook
Agnes Browne mamma
Agnes Browne ragazza
Agnes Browne nonna
I marmocchi di Agnes

martedì 19 febbraio 2013

Notizie da Lilliput 77: Jesce sole

Ci sono certe giornate di febbraio, a Santa Monica, capaci di rallegrare anche il più pessimista degli uomini.

Sono quelle giornate che si annunciano gialle e azzurre fin dalla mattina, quando il termometro subisce un’impennata verso climi tardo-primaverili, piuttosto che invernali.

Sono quelle giornate che sembrano rischiarare anche gli ambienti più bui, solitamente meno esposti alla luce solare che ora, invece, si intrufola ovunque, incurante dei segreti celati e dei desideri nascosti, col preciso scopo di alleggerire fardelli e tristezze, di alleviare delusioni e brutture.

In giornate così, anche il canto degli uccelli sembra avere note diverse, più calde: dall’alto dei rami o dai tetti delle case comunica il pensiero cristallino di corvi e passeri a quanti siano in grado di capirlo o anche solo di apprezzarlo. La strada alla quale si annuncia assume sfumature irreali, fiabesche quasi, trasfigurando in un posto in cui valga davvero la pena vivere.

In giornate così, il caffè o il cappuccino li si consuma all’aperto, comodamente seduti ai tavolini esterni di uno dei tanti locali che colorano la città, tra ciotolone di acqua espressamente dedicate ai cani e passeggini parcheggiati maldestramente sul marciapiede, ragazzine in giro a fare acquisti e paparazzi a caccia di scoop.

È in giornate simili, che ci si interroga seriamente sulla necessità di un mezzo di trasporto diverso dalla bicicletta o dallo skateboard che, infatti, sfrecciano per ogni dove, attentando alla salute fisica di chi, malauguratamente, non dovesse scansarli per tempo.

È in giornate simili che, lavoro o scuola permettendo, ci si ritrova al mare, a oziare sull’infinita spiaggia che unisce Santa Monica a Venice Beach, a Marina del Rey: sedie a sdraio e ombrelloni compaiono alla chetichella, all’inizio vergognandosi un poco, poi esibendosi orgogliosamente al resto dei gitanti; venditori e venditrici di frutta esotica battono incessantemente l’arenile, promettendo dolcezze e leccornie tutt’intorno; bagnini e poliziotti, ligi al proprio dovere, scrutano meticolosamente l’orizzonte vicino e lontano.

A squadre ci si muove verso le reti da beach volley, generosamente offerte dal comune a atleti di ogni provenienza e età, che puntualmente si sfidano sul terreno incerto, garantendo un piacevole intrattenimento a chiunque abbia la pazienza di osservarli.

Qualche pallone da rugby solca il cielo sopra i bagnanti che, imperterriti, entrano e escono dall’acqua, ogni tanto tremando di freddo, ma sempre scansando bambini intenti a giocare con la sabbia del bagnasciuga e gabbiani alla perenne ricerca di cibo.

I parcheggi, minuscoli nella distanza, diventano di minuto in minuto più rari e preziosi: fino alla sera, quando le nuvole si faranno prima rosse e poi nere e la luna risplenderà, bianca, in attesa di farsi nuovamente sole e nuovamente giallo.

E.M., Santa Monica

lunedì 18 febbraio 2013

Il Kindle sullo smartphone e sul Tablet: l'applicazione per eBook di Amazon per Android

Il Kindle è il dispositivo digitale di lettura realizzato da Amazon e attualmente commercializzato in Italia in due modelli, il Kindle Classic e il Kindle Paperwhite, cui si aggiungono il Kindle Fire e il Kindle Fire HD, ovvero i due Tablet Amazon.

Kindle è anche il nome dell'applicazione ufficiale Amazon, realizzata per leggere eBook anche sui dispositivi Android. Si tratta di una app scaricabile gratuitamente dal Google Play Store, che permette di trasformare il proprio smartphone o il proprio Tablet in un lettore digitale di eBook Amazon.

A differenza degli altri editori e venditori di eBook online, l'azienda di Jeff Bezos non vende i libri elettronici in formato ePub, ma nel formato AZW di cui Amazon è proprietaria (una sorta di formato "mobi" personalizzato). Ciò significa che, per leggere gli eBook in vendita su Amazon, è necessario possedere Kindle.

Quindi, o ci si compra un dispositivo Amazon Kindle (eReader o Tablet), oppure si trasforma il proprio dispositivo in lettore Kindle grazie, appunto, all'applicazione Kindle, disponibile per tutti i device Android e non solo. 

applicazioni gratuite di lettura Amazon Kindle


Infatti, l'applicazione gratuita di lettura Kindle è disponibile, oltre che per Android, anche per Windows, Apple-iOs e BlackBerry.

Perché scaricare l'app Kindle per Android
Accedere alla libreria online Amazon significa accedere al più grande negozio di eBook del mondo. Amazon offre una quantità di eBook impressionante e garantisce sempre il prezzo più basso sul mercato.

Oltre ai tantissimi titoli in lingua italiana delle principali case editrici, offre un'ampia rassegna di eBook indipendenti e di autori emergenti. Senza contare i tanti titoli in lingua originale per chi vuole leggere i libri in inglese, francese, spagnolo, tedesco e via dicendo. E poi, se si ha un Tablet, è un piacere leggere i fumetti o i libri per bambini a colori.

Numerosissimi sono i titoli gratuiti, le offerte quotidiane e i dizionari che Amazon mette a disposizione dei propri utenti, oltre al Cloud che permette di conservare i propri eBook sulla "nuvola", senza rubare spazio al proprio dispositivo.

Funzionalità dell'app Kindle
Quali sono i principali strumenti di eReading messi a disposizione dalla app Kindle? Innanzitutto permette di scorrere le pagine dell'eBook con un semplice tocco sul margine dello schermo touch del dispositivo: sinistra per tornare indietro e destra per andare avanti.

La app Kindle ci offre anche la possibilità di cambiare il font, le dimensioni del carattere e quelle dei margini, l'interlinea e lo spazio tra le righe, l'intensità di illuminazione dello schermo, nonché il colore dello sfondo che può essere nero, bianco o seppia, ma anche di inserire dei "salvalibri". E' possibile, toccando col dito una parola, scrivere una nota con la tastiera digitale, evidenziare la parola stessa (o una frase), attivare il dizionario per cercare il significato della parola.

Inoltre, se utilizziamo anche altri dispositivi di lettura Kindle (sia device, sia app), tramite Whispersync è possibile sincronizzare la lettura ed aprire lo stesso eBook su più dispositivi sempre nel punto in cui l'abbiamo lasciato.

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Per saperne di più:
Amazon Kindle - Applicazioni di lettura gratuite

domenica 17 febbraio 2013

Notizie da Lilliput 76: Eravamo quattro amici al bar

Santa Monica pullula di sceneggiatori, attori, produttori e registi.
Li si trova al bar, li si incrocia per strada, li si precede alla cassa del supermercato. Hanno età e sesso variabili, ma non si allontanano mai troppo dal cellulare e dal portatile.

Perfino durante una corsa estenuante lungo l’oceano non smettono per un istante di parlare, contrattare, mediare con un interlocutore solitamente invisibile oltre il collegamento telefonico, raramente in carne e ossa di fianco, dietro o davanti a loro.

A dispetto di simili caratteristiche, tuttavia, non è sempre facile riconoscerli: nessuno indossa più sciarpa e cappello di ordinanza e a volte capita parlino d’altro, della vita, per esempio, nell’inutile e vanesio tentativo di adeguare la propria unicità alla banale esistenza del resto del mondo.

Regolarmente insoddisfatti del risultato ottenuto, con una smorfia e un sospiro ritornano agli argomenti loro più consoni, liberando dalle cavità oscure di borse e borsoni sceneggiature ultimate o in fase di elaborazione, corredate di note, appunti, sollecitazioni, desideri. È il momento più atteso dell’intera giornata, quello in cui si scenderà a patti con le proprie fobie, con le proprie certezze, a caccia di nuove fobie e di nuove certezze.

Scadenze temporali e pressioni psicologiche si annidano dietro ogni singola inquadratura, dietro ogni singola dissolvenza: e un sorso di cappuccino o un boccone di torta, in questi frangenti, aumentano, anziché diminuire, il nervosismo e il disagio.

Talvolta, a individuarli, si ha la sgradevole sensazione di assistere a uno spettacolo attentamente studiato nei minimi particolari: probabilmente è solo suggestione, o forse ripetitività. Non è raro, infatti, ritrovarsi alla tavolata di fianco un gruppo di scrittori a caccia di idee e di soggetti da sviluppare per una serie televisiva o per una produzione cinematografica.

Eppure, a sedere dolorosamente per ore e ore su quelle sedie, sono anche esemplari della razza umana con pulsioni e paure identiche a quelle della cameriera che ha servito loro il tè o il caffè: bollette, mutui e tasse varie si agitano nei loro sogni, giorno dopo giorno, mese dopo mese, costringendoli a patti scellerati con la propria natura e l’eventuale sua integrità.

Di quando in quando, però, è anche possibile imbattersi in una coppia, lui attore, lei attrice, che bazzica anonimamente, per quanto loro concesso, gli scaffali di una nota libreria del centro: mano nella mano, i due sfogliano riviste, chiedono consigli, si scambiano pareri.

Lontani dalle macchine da presa, dai truccatori e dagli assistenti di scena, sembrano altri, sembrano diversi: genuini. Ma chissà se lo sono davvero.

E.M., Santa Monica

Las Merdonas: la letteratura sarda arriva sul Kindle

Carlo Mulas - Las Merdonas - Kindle edition
Si intitola Benvenuti a Las Merdonas e altri racconti - Contus de gherra, de mortus e de merdonas la mia raccolta di racconti, pubblicata lo scorso 13 febbraio in versione eBook per Amazon Kindle.

Si tratta di cinque racconti, scritti originariamente in lingua sarda, che ora vengono riproposti in una moderna edizione digitale bilingue anche nella versione in italiano. Il libro è suddiviso in due parti: la prima contiene i racconti nella versione in lingua italiana, la seconda parte quelli in sardo.

Benvenuti a Las Merdonas - Sa metropis de Las Merdonas
Il primo racconto è Benvenuti a Las Merdonas, il cui titolo originale in lingua sarda è Sa metropis de Las Merdonas, racconto che nel 2005 si è aggiudicato il Premio Montanaru di Desulo nella sezione prosa. 

Si tratta di una novella umoristica e satirica, dal tema originale e divertente, “scritta con piglio avvincente e brioso”. Protagoniste della storia sono le famigerate merdonas cagliaritane, tesoro inestimabile di una città ricca di fascino e di storia, di vecchi e di merdone.

Babilonia. Addio a un soldato sardo - Babilònia
Il secondo racconto è Babilonia. Addio a un soldato sardo, Babilònia nella versione in lingua sarda, che nel 2006 ha ottenuto il secondo premio nella sezione prosa del Premio Ozieri di Letteratura Sarda. Un atitidu in prosa, una storia di morte e di guerra dai toni drammatici e poetici. Un pensiero per uno dei tanti soldati sardi mai tornati a casa.

Senza tempo. Una fiaba italiana - Is prendas de sa Reina
Senza tempo. Una fiaba italiana è il nome della terza storia, il cui titolo in sardo è Is prendas de sa Reina. Si tratta di un racconto strutturato sul modello della fiaba tradizionale: narra di un giovane che lascia il proprio paese in cerca di un futuro migliore e che invece si dovrà confrontare con un mondo dove il futuro viene troppo spesso messo da parte.

Ma prima conoscerà le magie di alcuni antichi gioielli sardi. Il racconto ha vinto il secondo premio nella sezione prosa del Premio Ozieri di Letteratura Sarda nel 2012.

Morte di un attore - Morti de unu atori
Il quarto è un micro racconto che si intitola Morte di un attore, Morti de unu atori in sardo. Una storia surreale e vera sulla vita, e la morte, di un attore di teatro.

Pietre Bianche. Bombe nere. - Perdas biancas. Bombas nieddas
Il quinto e ultimo racconto è Pietre Bianche. Bombe nere., nato col titolo Perdas Biancas. Bombas nieddas. La storia si snoda tra Cagliari e la Barbagia durante la seconda guerra mondiale. Il protagonista è un bambino cagliaritano che, prima dei bombardamenti, sfolla in un centro dell’interno della Sardegna, dove avrà la fortuna di incontrare chi gli spiegherà come funziona il mondo. Sullo sfondo, i terribili bombardamenti di Cagliari e il Fascismo con il suo ostracismo nei confronti della lingua e della cultura sarda.

Due lingue, due raccolte
Chi ha la fortuna di essere bilingue, e vorrà cimentarsi nella lettura di entrambe le versioni, si accorgerà che i racconti in italiano differiscono in molti particolari da quelli in sardo (e viceversa). Questo perché non si tratta di semplici traduzioni: i racconti sono stati riscritti quasi interamente, rispettando esclusivamente il contenuto della narrazione piuttosto che la forma. Nei racconti in italiano ho mantenuto alcuni termini originari della lingua sarda, modificandoli e italianizzandoli quando necessario, a seconda delle scelte stilistiche e narrative.

La letteratura sarda sul Kindle
Con questa raccolta la letteratura sarda arriva sul Kindle: è la prima volta, infatti, che un testo bilingue di narrativa contemporanea, in sardo e in italiano, viene realizzato per i lettori digitali Amazon. Un passo importante per la letteratura sarda contemporanea che può, finalmente, confrontarsi con la letteratura mondiale; un progetto culturale che permette, a chiunque nel mondo, di leggere i racconti qui contenuti in una delle mie due lingue, il sardo e l'italiano.

La versione eBook per Kindle di Las Merdonas è stata realizzata grazie al contributo di Indibooks - Editoria Indipendente e costa 0,89 euro.

Carlo Mulas

Vai al libro:

venerdì 15 febbraio 2013

Notizie da Lilliput 75: Il posto delle fate

A Venice abitano le fate.
Di giorno preferiscono nascondersi in casette circondate da staccionate di legno bianche a proteggere giardini curati, sui cui salici piangenti gli scoiattoli confabulano animatamente senza sosta; di notte, invece, quando tutto il resto è quiete, osano uscire dai propri rifugi accoglienti, per andare a divertirsi.

Alla guida di macchine anonime — alle fate piace giocare a nascondino — solitamente a gruppetti di due o tre, muovono verso gli abituali luoghi di ritrovo, nei quali elfi, gnomi e folletti aspettano pazientemente da tempo di ricongiungersi con quelle gradite compagne, le cui voci argentite, di lì a poco, riecheggeranno su pareti e soffitti, portoni e vetrate. Allora, e solo allora, i vetri tintinneranno, i volti si infiammeranno, il brusio diventerà musica e l’attesa si farà festa.

Soddisfatto il proprio desiderio di svago, le fate, curiose del mondo e delle sue meraviglie, migrano altrove, verso spazi dell’anima in cui sentirsi appagate e complete. E le gallerie d’arte — tante, tantissime in città — rappresentano la meta privilegiata di questo nuovo slancio, di questa nuova ricerca.

Qua si danno convegno a caccia di storie, a caccia di idee. Perché le fate, al riparo da sguardi indiscreti, modellano e dipingono, compongono e scrivono, recitano e cantano.

Anticonformiste come poche, disdegnano i nomi importanti, le firme illustri, convinte di poter trovare l’ispirazione adeguata alla propria, traboccante, creatività, solo in locali angusti, ma pieni di passione; locali che si distinguono a malapena da un normale negozio di quartiere; locali privi di tappeto rosso e coppe di champagne; locali nei quali presentarsi vestite a seconda dell’umore, di stracci o di lamé, ché qui ciò che conta è dentro, non fuori.

L’inaugurazione di una mostra è, di gran lunga, l’evento più atteso e sospirato da queste creature di ogni età e estrazione sociale. Perché dà loro modo di osservare, ascoltare, confrontarsi e criticare i lavori di qualche consorella di cui da molto si siano perse le tracce. E dunque è l’occasione ideale per tessere trame, ricucire rapporti.

L’atmosfera che così viene a crearsi ha un che di sospeso, di incantato: le fate compaiono d’improvviso sull’uscio, con il loro carico di aspettative e certezze. Lo sguardo attento e incoraggiante, studiano l’atmosfera, scrutano i visi: quando capita loro di riconoscerne uno amico, i tratti si distendono, la bocca si schiude. E le parole, miste alle risa, volano ora da un angolo all’altro, da una nicchia all’altra, scansando sculture, superando dipinti, ignorando cataloghi. Sopra le teste, sopra i cuori e sopra le aspirazioni dei convenuti di ogni luogo e di ogni tempo.

E.M., Santa Monica

mercoledì 13 febbraio 2013

Notizie da Lilliput 74: Arizona (non) Dream

Il Difensore di Cause Perse, un nero alto e magro di circa quarant'anni, ha appena adocchiato una potenziale vittima. Con passo sicuro e fascino indiscreto le si avvicina, reclamando pochi istanti tutti per sé. Di fronte all'apparente arrendevolezza dell’ignara interlocutrice, sfodera un foglio, zeppo di dati e numeri, poche foto di bambini denutriti e qualche biglietto da un dollaro, il magro incasso dell’intera giornata.

Il nuovo obiettivo verso cui profondere le proprie, inesauribili, energie, è rappresentato oggi da una nebulosa organizzazione rivolta alla tutela dei minori maltrattati, le cui credenziali non si cura nemmeno di presentare avendo colto, nello sguardo della donna, il lampo di consapevolezza che solitamente precede le inevitabili scuse e i conclusivi saluti.

L’uomo, tuttavia, non si scompone: giocando d’anticipo, invece, sorride e se ne va, mischiandosi alla folla chiassosa che popola il tratto di Arizona Avenue compreso tra la Seconda e la Quarta Strada, denso di uomini, donne, famiglie, animali.

Stamattina, infatti, è giorno di mercato: bancarelle cariche di prodotti biologici, alimentari e non, aspettano pazienti di attirare lo sguardo dei cittadini di Santa Monica più sensibili alla promozione di cibi sani e certificati, di saponi e profumi di derivazione esclusivamente naturale, di fiori appena colti, dai colori vivaci.

Frutta, verdura, miele e dolci scuri di farine integrali occhieggiano invitanti dai ripiani di legno sui quali sono attentamente adagiati, in un ordine caotico di gialli, arancioni, rossi, viola, verdi e marroni dalle infinite sfumature, dagli aromi appetitosi.

Intorno a mezzogiorno, i caffè e i cappuccini, i tè e i frullati cedono il passo a pizze e focacce, sandwich e panini che balenano nelle mani dei passanti, spuntano dalle loro bocche, animano i loro intestini.

Mirtilli e more, ribes e lamponi di dimensioni pantagrueliche tracimano dai bordi dei cestini nei quali sono contenuti, mentre fragole gigantesche, grosse e turgide, attentano alla gola di quanti ne incrocino, fortuitamente, il cammino.

Neonati e bambini, sotto lo sguardo vigile, ma discreto, dei genitori, corrono lungo lo stretto passaggio, sgranando gli occhi, additando meraviglie, pretendendo ricompense. Di quando in quando, uno strillo e un accenno di pianto richiamano all’ordine l’adulto che si fosse distratto per un secondo di troppo, cedendo al richiamo mellifluo e esotico di qualche broccolo romano o di qualche tubero cinese.

Alle due, la strada trafficata e ingombra fino a poco prima riassume, purtroppo, le dimensioni e l’aspetto originario, un po’ come la zucca e i topini della favola, ripopolandosi di automobili e traffico, di clacson e di smog. La magia è svanita, l’incanto   dissolto; eppure, diversamente dalla fantasia, tornerà realtà, fra appena sette giorni.

E.M., Santa Monica

Elezioni 2013: Vuota Bavaria. Più che alla Camera puntiamo al divano!

Tra crisi economica e dimissioni del Papa, le elezioni politiche per il rinnovo del parlamento italiano si avvicinano inesorabilmente e, stando agli ultimi sondaggi, cresce a dismisura il numero degli elettori indecisi che non hanno ancora scelto per chi votare. 

Da qualche giorno, però, è sceso in campo un nuovo movimento, che, a quanto pare, non punta tanto alla Camera, quanto piuttosto al divano, e che promette meno tasse e più casse (di birra), magari per annaffiare un bel piatto di Porcellum arrosto e passare, finalmente, dal magna magna al bevi bevi.

Stiamo parlando di Vuota Bavaria, il movimento sceso in campo lo scorso 25 gennaio, promosso e sostenuto da Bavaria Holland Bier, vero outsider dei principali partiti e movimenti politici italiani. 


Ecco il programma completo di Vuota Bavaria, vero punto di forza del movimento:
Se come noi senti il bisogno di cambiare, Se come noi non te le bevi tutte, Se come noi vai fino in fondo, Se come noi non hai più spazio in frigo...
Fai la scelta giusta: Vuota Bavaria!
Insieme possiamo fare la differenza.

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Londra, vivila e vincila adesso. Seguendo le orme di Rufus

Rufus - www.visitlondon.com

Londra, vivila adesso è il nuovo claim scelto da Visit London, la guida ufficiale per i visitatori della capitale britannica, dove è possibile trovare informazioni su alloggi, attrazioni, eventi, ristoranti, shopping, divertimenti, trasporti e tanto altro ancora.

Viaggio a Londra
Londra è una città che ha molto da offrire ai turisti, in quanto è ricca di monumenti ed attrazioni storiche e moderne: dalla National Gallery al London Eye, dalla City a Trafalgar Square. Senza considerare il fatto che l'entrata alle collezioni principali dei musei e delle gallerie, come la Tate Gallery, il British Museum e il Victoria and Albert Museum, è completamente gratuita.

Ma Londra è anche una città piena di eventi artistici e musicali, nonché una delle capitali mondiali del design, della moda e dello shopping: basterà farsi un giro al numero sei di St. James Street o al 430 di Kings Road per comprendere appieno l'atmosfera unica che si respira in una delle città più creative e suggestive al mondo.

Sulle orme di Rufus
Da qualche tempo un simpatico cagnolino si aggira per le strade di Londra: si chiama Rufus e grazie a lui è possibile vincere un viaggio ogni settimana nella capitale inglese.

Per sei settimane, Rufus presenta sei emozionanti concorsi a tema. Segui ogni settimana le sue avventure e usa gli indizi per localizzarlo sulla mappa. Trova Rufus e potrai vincere uno dei sei fantastici viaggi a Londra in palio.

Ma occhio: Rufus è piccolino e quindi è necessario fare molta attenzione. Inizia con due passi a Regent’s Park, vicino allo zoo, poi dirigiti in direzione sud, verso il fiume, magari per un tè pomeridiano...

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