
Gli abitanti di Santa Monica li si riconosce subito, dal
brillio negli occhi e dalla piega della bocca.
Gli abitanti di Santa
Monica, poco importa se nativi o di importazione, infatti, hanno un sorriso per
chiunque.
Che siedano ai
tavolini di una caffetteria in centro o traffichino con l’antifurto di un'automobile in periferia, che stiano allattando un neonato o stiano bestemmiando a mezza
voce per le necessità biologiche del proprio cane inchiodatosi sulle strisce
pedonali, non mancheranno mai di distogliere lo sguardo in direzione di un
passante occasionale e di gratificarlo con un’espressione simpatica, quando non
simpatetica.
È il loro grande
pregio, forse la loro migliore qualità.
E dunque, a dispetto
della galanteria, a volte ruspante, del Midwest,
e della indiscussa cortesia dell’East
Coast, solo qua ci si sente veramente a casa, quasi in famiglia, benvoluti
e ben accetti anche per strada, anche dentro una farmacia.
Dettaglio non
trascurabile, questo buonumore e questa affabilità contagiano tutti,
indipendentemente dal sesso e dalla razza, dall’età e dall’occupazione.
I bambini, per
esempio, impazienti di terminare la spesa al supermercato in compagnia dei
genitori, capita si girino verso chi li segue silenziosamente in fila alla cassa,
sventolando orgogliosamente un adesivo a forma di coccodrillo e iniziando al
contempo una conversazione, spesso a senso unico, che proseguono spavaldamente,
sordi e ciechi alle eventuali difficoltà emotive degli occasionali
interlocutori.
Gli impiegati di
banca e quelli degli uffici postali, lungi dall’esibire grugni insoddisfatti o
lineamenti truci, al contrario accolgono i clienti con gentilezza addirittura imbarazzante,
forzandoli elegantemente a uno scambio di battute sul tempo o sugli acquisti online,
sulla casa o sulla famiglia, dispensando consigli e offrendo loro bevande o cioccolatini.
I negozi e i locali
accolgono a braccia aperte quanti vogliano approfittare di un momento di pausa,
proteggendoli con la fiera compostezza delle guardie giurate all'ingresso e
coccolandoli con il consumato garbo dei dipendenti, capaci di prodezze
inimmaginabili a esclusivo vantaggio dell’eventuale acquirente. Garbo, per
inciso, che accompagna tutti, dal momento in cui si varca la soglia in entrata
al momento in cui la si oltrepassa in uscita, sia che ci si allontani sotto il
carico opprimente di buste e pacchetti, sia che ci si disperda leggeri come il
vento, liberi come l’aria.
Nei supermercati,
cassieri e magazzinieri, macellai e panettieri si affollano, fisicamente o
idealmente, intorno al cliente, sincerandosi che la merce finora assicurata nel
carrello o solo intravista o analizzata sia di suo effettivo gradimento,
suggerendogli altresì di rivolgere loro qualsiasi domanda, di inoltrare loro
qualsiasi richiesta.
E allora, alla fine,
ci si lascia inevitabilmente coinvolgere dall’atmosfera amichevole, dal tessuto cordiale, sorridendo
a propria volta, ammiccando a propria volta, ché un sorriso in più non è mai stato
di troppo.
E.M., Santa Monica












