mercoledì 31 ottobre 2012

Notizie da Lilliput 31: Un valzer di zucche e candele

Pochi chilometri a nord di Chicago, incuneato mollemente tra campi da golf immacolati e sconfinati centri commerciali, si erge l’esclusivo sobborgo di Northbrook, aristocratico baluardo della cittadinanza di successo, quotidianamente divisa tra l’architetto paesaggista lunatico ma chic, e le sedute settimanali dall'estetista vietnamita dalla pronuncia cantilenante ma esotica.

Percorrendo le sue strade ordinate e pulite, lungo le quali è raro scorgere automobili parcheggiate sconsideratamente a oscurare la perfezione stilistica dei vialetti e dei giardini, lo sguardo è immancabilmente indirizzato verso le case di dimensioni apparentemente modeste che, invece, nascondono ambienti vasti e riccamente, anche se non sempre raffinatamente, arredati.

Sentinelle ideali di questi mondi inaspettati, le cassette delle lettere, rigidamente sull'attenti, accolgono il postino e il passante ai bordi del marciapiede, spesso celandosi sotto le spoglie burlesche di edifici in miniatura. A iniziare da fine settembre, tuttavia, un simile compito è loro scippato dagli addobbi di Halloween che, numerosi, popolano prati, portici e alberi del tranquillo quartiere.

Il gusto generalmente essenziale nell’ornare i propri spazi esterni è ora scalzato dalla tradizione culturale (e commerciale) che spinge verso zucche artigianalmente intagliate, giganteschi gatti neri gonfiabili, diafani scheletri penzolanti da travi di legno, pietre tombali di plastica grigia a guardia di ville e garage o pipistrelli talmente minacciosi da spaventare addirittura la più scafata delle cornacchie.

Da questo momento in poi, dunque, e per tutto il mese successivo fino alla vigilia di Ognissanti, da ogni finestra e da ogni spiraglio si scruteranno il cielo e la terra alla ricerca di un qualche segno, di una qualche testimonianza dell’evento prossimo venturo, per il quale bambini di tutte le età si saranno accuratamente preparati durante l’anno precedente.

Si riesumeranno costumi dai bauli impolverati delle soffitte o dagli scatoloni temporaneamente alloggiati in cantina, o se ne ordineranno di nuovi, per accontentare gli incontentabili. I più giovani, neofiti alla primissima esperienza, proveranno più e più volte allo specchio la celeberrima domanda, mentre mamme apprensive o padri eterni adolescenti faranno a gara per accompagnare i propri rampolli a bussare di casa in casa, di rifugio in rifugio.

Le cucine, non importa quanto attrezzate e supertecnologiche, rivivranno i fasti del passato, imbiancate di farina e addobbate di candele e cucurbitacee, profumate di zucchero e di cannella, sotto lo sguardo attento di donne in carriera improvvisamente trasformatesi nelle proprie madri, nonne e forse trisavole, incorniciate da retine per capelli e grembiuli dai colori rétro.

I misteriosi abitanti di segrete e di abbaini, fantasmi incatenati e ululanti, avranno finalmente occasione di mimetizzarsi con la realtà circostante, divorando dolcetti innaffiati di spirito davanti al fuoco scoppiettante di un camino, per poi sgranchirsi le membra fluttuanti tra un allievo di Frankenstein o un seguace del Lupo Mannaro, nel buio della notte ormai sopraggiunta.

Mentre le chiese, grandi o piccole, cattoliche o protestanti, di nuovo estromesse dal rito ancestrale e dalla possibilità di salvare quanti gioiosamente o sconsideratamente vi aderiranno, si limiteranno a osservare da lontano, abbracciandosi strette e vigili alle poche anime salve tra le tante dannate.

E.M.