"Kobo è un gatto nero che parla" recita il claim sui banner pubblicitari della nuova campagna lanciata nei giorni scorsi da Mondadori e Kobo per pubblicizzare l'arrivo in Italia della nuova famiglia di Kobo eReader: Touch, Mini e Glo.
Già, un gatto nero che parla come i fantasiosi personaggi che si trovano in alcuni fortunati romanzi della letteratura mondiale. Anche perché Kobo, nome di persona di genere maschile diffuso in Giappone, suona bene per un dispositivo che ha a che fare, in qualche modo, con i libri e la letteratura.
E forse non è un caso se uno dei più importanti scrittori e autori teatrali giapponesi del secolo scorso, Kobo Abe, lo scelse quale proprio nome di "battesimo" per la sua vita da artista.
E forse non è un caso se uno dei più importanti scrittori e autori teatrali giapponesi del secolo scorso, Kobo Abe, lo scelse quale proprio nome di "battesimo" per la sua vita da artista.
Un gatto che parla, dicevamo, magari proprio in giapponese, come il felino protagonista di Io sono un gatto, l'importante romanzo di Natsume Soseki del 1905, che osservava con stupore e curiosità gli esseri umani, considerandoli e descrivendoli come una razza alquanto strana.
A proposito, il libro in versione digitale è disponibile sullo store inMondadori Kobo ma solamente nella versione in lingua inglese; mentre la versione in lingua italiana, realizzata da Antonietta Pastore, è disponibile per Kindle sullo store Amazon.
Comunque, una cosa è sicura: tra i gatti e gli scrittori giapponesi è sempre esistito un legame del tutto particolare, forse unico nella storia della letteratura mondiale. Un esempio su tutti è quello di Haruki Murakami. A titolo d'esempio citeremo solo Kafka sulla spiaggia, ricordando il vecchio Nakata che fin da bambino aveva appreso l'enigmatico linguaggio dei gatti.
Per quanto riguarda l'eBook della versione italiana di Kafka sulla spiaggia, attualmente non è disponibile nel catalogo Amazon né tanto meno in quello inMondadori Kobo.
Lasciamo quindi le atmosfere della letteratura giapponese per provare a vedere se Kobo, il gatto nero che parla, è in qualche modo legato con qualche felino europeo. Come Behemot, per esempio, il grasso gatto demone del fantastico romanzo Il maestro e Margherita di Bulgakov che va in giro a creare disordini per Mosca insieme al satanico Woland e al suo bizzarro maggiordomo.
In questo caso, sia sullo store Kobo Mondadori, sia su quello Amazon è possibile scaricare il romanzo in lingua italiana in varie versioni.
Oppure potrebbe avere a che fare con Hodge, il gatto nero del Dr Johnson, uno dei protagonisti del romanzo Quando Nelson scese dalla colonna di Carlo Mulas, che, la notte di Halloween, se ne va in giro con un vecchio ammiraglio, girovagando tra le strade di Londra alla ricerca del custode delle rotte segrete.
Il romanzo è disponibile sia in versione ePub nello store in Mondadori Kobo, sia per Kindle nello store Amazon.
Il romanzo è disponibile sia in versione ePub nello store in Mondadori Kobo, sia per Kindle nello store Amazon.
Insomma, se Kobo è un gatto nero che parla, allora è sicuramente un degno compagno di strada dei più famosi gatti della letteratura mondiale che, sornioni e imprevedibili, sensibili e intraprendenti, ci raccontano la vita da un punto di vista insolito e mai scontato.
Ma se non credete che Kobo sia un gatto nero che parla, allora, chi è Kobo?
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