Con l’East River e il ponte di Brooklyn a fare loro da sfondo, le
stradine strette dalla pavimentazione irregolare, che d’improvviso si allargano
a dismisura, traghettano il passante in un’atmosfera sospesa nel tempo, a metà
tra un paesino di pescatori addossato alle scogliere del Maine e una piazza vivace di scambi chiassosi e poliglotti.
I completi scuri e le
ventiquattrore di cuoio che animano la vicina Wall Street qua lasciano il posto a macchine fotografiche e a scarpe
sportive, a sguardi curiosi e a espressioni rilassate che cercano di catturare i
frammenti originali delle vite di quanti, durante il XIX secolo, calpestavano
quotidianamente il selciato circostante per i più svariati motivi.
Mercanti e pescatori,
armatori e pescivendoli incrociavano puntualmente gli uni il cammino degli
altri, immancabilmente protetti dalla confortante presenza dei possenti vascelli
di legno, ancora oggi attraccati al celeberrimo Pier 17.
In una babele di voci
e di rumori, gli eleganti palazzi dalle facciate rosse nascondevano le attività
febbrili di magnati del commercio marittimo in costante espansione, le attese
estenuanti di ciurme in fila per un ingaggio, il chiacchiericcio costante di
uomini e donne di modesta estrazione sociale.
Poco oltre, i locali
del mercato del pesce, uno degli edifici storici più importanti e
rappresentativi dell’epoca, accoglievano gli operatori del settore in cerca di
clienti cui offrire il risultato delle proprie (o altrui) prodezze all’amo.
Ora, invece, le ampie
finestre e le vetrine incorniciate di colori chiari, le insegne dai caratteri
ottocenteschi e i gradini di pietra scura celano negozi di oggettini e
memorabilia o punti vendita di famosissime catene commerciali che, qui come
ovunque, attraggono frotte di stranieri o di autoctoni a caccia dell’offerta
allettante o, più semplicemente, del vezzo ricercato da esibire come trofeo. Mentre
caffetterie, pub e ristoranti alla moda si alternano, in un felice guazzabuglio
di cappuccini, di birre e di gastronomie locali o esotiche, a occupare gli spazi
dagli ampi soffitti e dai muri spessi un tempo dedicati alla vendita del merluzzo
e affini.
Tutt’intorno,
intanto, si alzano e si addensano le nebbie tipiche di queste parti, con il
loro carico di ricordi già vissuti e di sogni già passati che legano ogni uomo
a ogni altro, attraverso le loro storie e la Storia.
E.M.
E.M.