domenica 7 luglio 2013

Notizie da Lilliput 118: Gente di mare

La domenica, specialmente col bel tempo, la spiaggia di Santa Monica si affolla di uomini e di donne, di vecchi e di bambini.

La mattina si aprono i primi ombrelloni, e sedie e sdraio si allungano pigre a guadagnare i raggi del sole tiepido che, con un po’ di fortuna, riesce a fare capolino oltre le nuvole e la nebbia, così frequenti in questo angolo di California.

L’acqua, ancora fredda quasi come d’inverno, emana bagliori invitanti, riuscendo tuttavia a strappare al torpore vacanziero solo pochi impavidi, patiti del surf e di sport in genere che, sfidandone il rigore glaciale, si immergono volenterosi tra le sue onde azzurre.

I bagnini, intanto, i binocoli luccicanti sull’ampio petto abbronzato, osservano dall’alto della loro postazione il movimento circostante, di persone e di oceano, nella segreta speranza di potersi tuffare, da un minuto all’altro, a salvare qualche incauto nuotatore dalla perfidia di Nettuno.

Di quando in quando, un venditore ambulante di leccornie esotiche si avventura sul bagnasciuga, spingendo un carretto o trasportando stancamente un cestino colmo di colori golosi troppo spesso ignorati dalla collettività, che preferisce ciambelle o hamburger, caffè o bibite analcoliche.

Col trascorrere del tempo, anche i camminamenti per ciclisti, pedoni e animali, strizzati tra la sabbia e l’asfalto, si animano di voci e di suoni. I campanelli tintinnano per annunciare un pericolo imminente, i cani abbaiano ai gabbiani in lontananza, i musicisti di strada si contendono i clienti con i predicatori folli, che animano immancabilmente i pomeriggi e le serate in spiaggia.

Nel frattempo, gli atleti di Muscle Beach hanno già iniziato a esibire i propri bicipiti e tricipiti, producendosi in giravolte tra anelli e sbarre, mentre qualche giocatore di scacchi ha provato a concentrarsi, inutilmente, sulla mossa da compiere, nel vortice di immagini e di rumori provenienti da ogni dove.

La sera, infine, il molo poco distante si illumina di mille luci, trasformando lo scenario una volta di più.
Oramai sono i locali notturni, i ristoranti e il rumore della risacca, a attirare l’attenzione del viaggiatore in transito sulla lunghissima passerella.

Riposti i tavolini pieghevoli, gli sgabelli e le borse termiche nel bagagliaio dell’auto, ci si può dunque concedere una passeggiata al chiaro di luna, avvolti dai fumi e dai profumi tipici di ogni località balneare.


Nell'attesa che un posto simile, in un’atmosfera simile, permetta ai sogni e alle speranze, anche i più inconfessabili e le più intime, di non appannarsi e piuttosto di avverarsi, prima o poi.

E.M., Santa Monica