I libri in formato eBook non sono più uno scherzo, ma una realtà sempre più importante del mercato editoriale presente e futuro. Di questa fondamentale novità, ormai presente da più di qualche anno anche in Italia, alcune grandi case editrici nostrane sembrano non aver capito un granché.
In questi ultimi giorni mi è capitato di leggere su Amazon alcune recensioni a dir poco "incredibili" circa alcuni libri in formato Kindle, non pubblicati da autori indipendenti, bensì da case editrici famose e "potenti".
Le recensioni di cui parlo non riguardano il contenuto dell'eBook, bensì l'impaginazione e la formattazione. Si tratta chiaramente di recensioni negative scritte da lettori che possiedono un Kindle e che hanno scaricato un "classico" trovandosi di fronte a un prodotto scadente.
Partiamo da Il teatro di Sabbath di Philip Roth pubblicato da Einaudi: 4 recensioni, tutte con una stella. Come mai? Ne riporto alcuni estratti:
- è vergognoso che una casa editrice come Einaudi metta in circolazione un testo che non ha la minima parvenza di impaginatura. Una semplice conversione del testo di carta fatta male.
- Non credo comprerò altri ebook di questa casa editrice. Il testo è impaginato davvero in modo indecente, persino per un libro "gratis". Figuriamoci per qualcosa di "pagato".
- Lo trovo illeggibile sia per quanto riguarda l'impaginazione che la trama.
Senza entrare nel merito "estetico" e sul gusto letterario, le mie domande sono: perché Einaudi pubblica un eBook che non è strutturato e impaginato come un eBook? Perché Einaudi non ha "investito" sull'ePublishing? Perché prendere con poca serietà un settore che è ormai fondamentale anche in Italia?
Questo di Einaudi potrebbe sembrare un caso, ma non lo è. Prendiamo uno dei romanzi contemporanei più interessanti, un libro che ha avuto un successo planetario: Trainspotting di Irvine Welsh. Non entriamo nel merito del gusto ma diamo uno sguardo alle recensioni su Amazon e in particolare all'eBook per il Kindle dell'edizione in italiano realizzata dalla casa editrice Guanda (serie le fenici tascabili) del gruppo Mauri e Spagnol (il più grande in Italia):
- Ottimo libro, bella storia etc etc in pratica niente da ridire su Irvine Welsh e Trainspotting. Ma l'editore dovrebbe correggere assolutamente il testo. Praticamente quasi tutte le parole con accento diventano storpiate... che vergogna!!
- MANCANO TUTTI GLI ACCENTI! Non si puo vendere un libro, tra l'altro non uno scritto improvvisato da qualche autore che tenta di piazzare la sua opera prima, senza una degna revisione del testo. Pero un vero peccato sarebbe stato piu utile correggere il menabo prima della stampa (seppure digitale). Ma tant'e! Andro a vedere se l'opera cartacea in biblioteca e ugualmente fallata.Una stella all'editore.
P.S. Gli accenti li ho omessi intenzionalmente. Da fastidio, vero? ;)
- Non è una critica al romanzo, ma a come è stato impaginato. Troppi errori rendono il testo illeggibile. Peccato che un grande editore non corregga i file prima di venderli. Do zero stelle.
Pubblicare un eBook non significa solamente convertire un formato cartaceo. E' un prodotto diverso. Perché molte case editrici italiane non se ne sono ancora rese conto?
Per saperne di più:
Che cos'è un e-reader?
