domenica 26 gennaio 2014

Notizie da Lilliput 158: Indovina chi viene a colazione

Ora che anche l’unità abitativa numero 1, all’844 della 16° strada, a Santa Monica, è finalmente occupata da misteriosi condomini, la vita del minuscolo palazzo, sapientemente strizzato tra un’ampia via e uno stretto vicolo, sembra aver trovato un giusto equilibrio.

Dall’alto del primo piano, le cui ampie finestre guardano, maliziosamente, al giardino dei vicini, gli inafferrabili inquilini del complesso residenziale dell’838, tuttavia, l’atmosfera rarefatta, un complicato intrico di suggestioni in bianco e nero e reminiscenze d’altri tempi, si è subitamente trasformata in banalità quotidiana, in quieto scorrere del tempo.

Le menti e gli animi, di conseguenza, si sono assunti il gravoso compito di trovare una nuova distrazione, di costruire un nuovo universo ricreativo.

La ricerca, come talvolta capita, è stata fulminea, e coronata da un (quasi) inaspettato successo.

Succede infatti che, da qualche giorno, una coppia di uccelli dal piumaggio elegante e dalla voce acuta atterri in un discreto frullare d’ali sul balconcino dell’appartamento numero 4, lanciando occhiate incuriosite al suo interno.

Precisi come un orologio a cucù, arrivano immancabilmente intorno alle 8 del mattino, preannunciando la venuta con un richiamo gorgheggiante quanto il verso di una tortora.

Sprezzanti nei confronti dei consimili, passeri e colibrì che punteggiano lo sfondo del loro cinguettio sottile e del loro volo acrobatico, prendono subito posizione sul parapetto, pronti a consumare un’abbondante colazione.

Qualche giorno fa, una manciata di semi di girasole, inutile richiamo per scoiattoli indifferenti, è stata appunto rinvenuta dai due insospettabili ospiti, che, arrivati chissà da dove e chissà da quanto, hanno proceduto immediatamente alla sua certosina eliminazione.

Zampettando con passo deciso, la coppia di uccelli dalle incerte origini ha così adottato il luogo del felice banchetto, presentandovisi, da quel primo momento in poi, con infaticabile puntualità.

Di palato sottilmente raffinato, gli animali in questione, probabili rampolli sotto mentite spoglie di qualche nobile casato, hanno finora rifiutato tutto quanto mostri una consistenza e un sapore diversi da quelli dell’insperato pasto.

Il petto in fuori, la testolina altezzosa, si sono permessi di camminare sulle briciole di pane ai cinque cereali che, evidentemente, non hanno incontrato il loro favore: con espressione di stupore misto a biasimo, le hanno spazzate via dal proprio cammino, levando al cielo un grido lacerato per l’affronto subito.


Niente che, qualche ora più tardi, un’abbondante montagnola di alimento gustosissimo non sia riuscita, felicemente, a cancellare.

E.M., Santa Monica