giovedì 31 gennaio 2013

The Black is back: presentati i nuovi smartphone BlackBerry

Sono stati presentati ieri a New York dal CEO Thorsten Heins i nuovi smartphone BlackBerry Z10 e Q10, i primi due che utilizzeranno il nuovo sistema operativo BlackBerry 10. 

Tra le novità, è stato annunciato anche il cambio del nome della società canadese proprietaria del famoso "smartphone nero", la Research in Motion, meglio conosciuta come RIM, che ha assunto il nome del suo prodotto più conosciuto: BlackBerry appunto.

Durante la conferenza, Heins ha sottolineato l'importanza del rilancio dello smartphone BlackBerry, che sino a cinque anni fa era il leader indiscusso del settore e che in questi ultimi anni ha vissuto qualche momento difficile, nonché del cambiamento del nome dell'azienda che lo produce. 

In particolare, il numero uno dell'azienda canadese si è soffermato sulla nuova "esperienza di utilizzo" così rivoluzionaria che porterà notevoli cambiamenti a tutto il settore mobile.

I nuovi smartphone della serie 10
Il modello Z10 è uno smartphone con touch screen da 4,2'' e strizza l'occhio ai modelli top della Apple e di Samsung. Il Q10, invece, ha anch'esso lo schermo tattile ma ha conservato le forme "tradizionali" e la tastiera fisica, elemento che da sempre contraddistingue questo telefono. 

Z10 - Rivoluzione Touch
Il nuovo Z10 sembra essere davvero un ottimo prodotto che si posizionerà in breve tempo tra i top smartphone di fascia alta. Sebbene il concept sia quello ormai vincente lanciato dalla Apple sei anni or sono, il nuovo Touch BlackBerry ha un "armamentario" interno davvero impressionante.


La memoria disponibile è pari a 16 GB. Abbiamo detto del display da 4,2 pollici, che si presenta migliore di quello Retina dell'ultimo iPhone, con 356 ppi versus i 326 del melafonino, cui va ad aggiungersi una doppia fotocamera/videocamera HD anteriore-posteriore (720p e 1080p) con funzioni fotografiche e video molto potenti.

Si tratta inoltre di un device che scommette fin da subito sulle reti LTE (4G) e sul sistema NFC (Near Field Communication) per poter, quindi, essere utilizzato per vari tipi di pagamento e per il trasferimento di dati.

Per quanto riguarda la navigazione e l'utilizzo delle applicazioni, il nuovo BlackBerry Touch offre una soluzione molto più fluida rispetto a quella di tanti smartphone in circolazione, grazie alla funzione Flow che permetterà di utilizzare contemporaneamente più applicazioni o servizi senza doverli necessariamente chiuderli.

Si potrà passare da Facebook a Twitter o a una pagina web in maniera fluida, con un click, e poi ritornare al punto di partenza senza dover chiudere e riaprire l'applicazione (come in un computer).

La tastiera digitale si presenta con numerose funzioni ed opzioni che facilitano la scrittura, anche perché il BlackBerry rimane un telefono pensato sia per uso personale, sia per lavoro. Questa doppia funzione è stata implementata grazie all'introduzione di Balance che offre la possibilità di tenere distinti i dati e gli strumenti di lavoro da quelli che invece vengono utilizzati in maniera personale.

Da quest'ultimo punto di vista, l'azienda canadese ha investito molto, realizzando uno store - il BlackBerry World - davvero ricco di applicazioni, giochi e altri prodotti utili e di intrattenimento.

Vendita
In Gran Bretagna il nuovo BlackBerry Z10 è in vendita a 399.99 sterline già da oggi, in due colorazioni: nero e bianco. In italia dovrebbe arrivare verso la fine di febbraio o a marzo. 



Dalla Rete:
BlackBerry Z10, la nostra prova del nuovo smartphone
Mossberg: la tastiera del BlackBerry Z10 è migliore di iPhone

Da Milano a Tokyo in metropolitana. Possibile?

www.immaginapuoi.it
Articolo sponsorizzato per Fastweb

Questo video, realizzato per promuovere la campagna Fastweb "line veloce", è stato realizzato lunedì 21 gennaio 2013 presso la fermata della metropolitana di Moscova a Milano che, per l'occasione, è stata trasformata nella fermata della metro di Tokyo-Shibuya.

In questo modo i milanesi, dopo l'apertura delle porte del treno, hanno avuto l'impressione reale di essere arrivati dall'altra parte del mondo. Davanti ai loro occhi sbigottiti settanta figuranti giapponesi hanno popolato l'underground: uomini d'affari in giacca e cravatta; donne nel tradizionale kimono; studentesse con le divise del liceo; punk e maid girls; e personaggi degni dei più famosi manga. 

Non poteva mancare il classico butta-dentro con tanto di guanti bianchi e pettorina colorata, né lo speaker che, in inglese e in giapponese, annunciava agli spaesati passeggeri il benvenuto nella stazione edochiana.

Infatti, tutta la stazione della metropolitana era stata trasformata: il rosso caratteristico della Moscova era stato sostituito dal bianco delle mattonelle tipiche della subway nipponica; le affissioni pubblicitarie in italiano erano sparite e, al loro posto, erano state messe quelle con scritte con ideogrammi giapponesi; l'edicola, trasformata in una pagoda, vendeva giornali e settimanali giapponesi; i monitor trasmettevano trasmissioni e meteo, sempre nella lingua dell'impero del sol levante.

In questo modo Fastweb ha voluto tradurre l'idea che sta alla base di Fastline: la linea veloce che può collegare Milano a Tokyo in poco meno di una fermata della metro.

eBook gratis e in offerta: Il gatto con gli stivali e tante altre storie di gatti

Il gatto con gli stivali e tante altre storie di gatti
Gli amanti dei felini adoreranno Il gatto con gli stivali e tante altre storie di gatti: una raccolta di favole, racconti, fiabe, poesie e brani di romanzi dedicati ai gatti, finalmente disponibile anche per e-book in formato Kindle.

Fin dai tempi più antichi - è scritto nella prefazione a questa bellissima raccolta - il gatto ha condiviso la sua vita con l'uomo, dando al rapporto un'impronta particolare, fatta di tenera seduzione, indipendenza ostentata, affetto e insieme distacco...

La sua indole straordinaria ha ispirato attraverso i secoli artisti di ogni paese. Soprattutto il rapporto con gli scrittori è stato da sempre talmente stretto che Aldous Huxley arrivò ad affermare: "Se vuoi diventare un autore di romanzi psicologici e scrivere sugli esseri umani, la cosa migliore da fare è avere in casa un paio di gatti".

Il libro digitale contiene estratti dalle opere di grandi autori di tutti i paesi e di tutti i tempi a partire dalla celebre fiaba di Charles Perrault, per continuare con Charles Baudelaire, Lewis Carroll, Charles Dickens, Esopo, John Keats, Abraham Lincoln, William Shakespeare, Percy Bysshe Shelley, Oscar Wilde, Émile Zola, Jean de la Fontaine, i Fratelli Grimm, Edgar Allan Poe, e altri ancora.

La raccolta è pubblicata dalla case editrice Newton Compton. E' disponibile in offerta su Amazon al prezzo di 0,49 euro.

Vai al libro:
Il gatto con gli stivali e tante altre storie di gatti (eNewton Classici)

Notizie da Lilliput 68: Oldies but Goodies


Sembra che il tempo si sia fermato, sul Wilshire Boulevard. Percorrendolo con attenzione, tra vetrine di negozi polverosi e piccoli, un’eccezione rispetto alla norma, questo tratto di Santa Monica richiama atmosfere letterarie e cinematografiche indissolubilmente legate al bianco e nero.

La presenza di edifici moderni, di epoca certo più recente rispetto a quella delle pagine scritte da Raymond Chandler sulla città, accentua, anziché diminuire, la sensazione, spaesante e piacevole insieme, di vivere contemporaneamente il presente e il passato, la metropoli e il villaggio, l’eleganza e lo squallore.

Le palme, alte e incerte ai lati della strada, basse e equilibrate nelle strette aiuole spartitraffico, solleticano la memoria, richiamando luoghi e tempi lontani, fatti di berline scure e di abiti da sera, di mani infilate in tasca e di sigarette penzolanti agli angoli delle bocche.

Corvi e scoiattoli, solitamente così frequenti da poter diventare il simbolo della California, preferiscono muoversi altrove; perfino i piccioni, probabilmente gli animali più urbani al mondo, volano lontano dal cielo sopra il Wilshire, quasi non ne volessero turbare nemmeno loro l’incontrastata malia.

Pasticcerie e banche, lavanderie e piccoli uffici postali, quasi sempre deserti, si alternano civilmente ai bordi della carreggiata, a volte sospirando in cerca di luce, altre starnutendo per gli spifferi di aria impertinente intrufolatasi senza permesso dentro i locali semibui.

All’esterno, invece, l’insegna del NuWilshire Theatre, sacrario della cinematografia indipendente fino alla sua triste chiusura, attira occhiate curiose e riverenti: le semplici lettere nere su sfondo bianco, vecchi annunci di film in programmazione, non sono più visibili, al pari delle lucine gialle tutt’intorno, la cui assenza ha ora il sapore amaro delle cose perdute.

Contenitori variopinti, prudentemente assicurati all’asfalto dei marciapiedi, custodiscono copie dei diversi quotidiani locali, ancora stampati con caratteri d’altri tempi e perciò stesso diventati avidi scrigni di vecchi segreti.

A intervalli regolari il flusso del traffico umano, (automobilistico e pedonale), è interrotto da strade laterali spaziose e pulite, che tagliano perpendicolarmente l’arteria centrale, permettendo allo sguardo di spaziare su ville e villette annunciate ora da una bassa palizzata di legno bianco, ora da un giardino di dimensioni variabili, ma estremamente curato, ora da un vialetto d’ingresso spesso accompagnato da una cassetta delle lettere di foggia bizzarra.

Mentre alle loro spalle, intanto, incastonate da un tramonto rosso fuoco, si muovono veloci le nuvole, come titoli di coda su uno schermo hollywoodiano.

E.M., Santa Monica

mercoledì 30 gennaio 2013

Europa: il futuro viaggia col treno

AFE - www.repubblicadeglistagisti.it
La Commissione UE ha approvato oggi a Bruxelles il quarto pacchetto ferrovie che prevede la separazione della rete e una maggiore concorrenza transfrontaliera. 

Secondo la Commissione Europea il trasporto su passeggeri su rotaie dovrà essere liberalizzato nella maniera più completa a partire dal 2019. Inoltre, la gestione della rete ferroviaria e l'operatività dei treni dovranno risultare separate. 

La UE ha messo a disposizione risorse per un totale di 40 miliardi di euro che andranno a vantaggio dei cittadini che utilizzano il treno e le società che lavorano nel settore. Il pacchetto di misure è necessario per ristrutturare il settore ferroviario europeo, promuovendone l'innovazione nonché l'offerta di servizi di migliore qualità.

In altri termini, la UE punta sulla crescita del trasporto ferroviario, con la finalità di offrire maggiori benefici ai cittadini ed alle imprese, ma anche di aiutare un mezzo di trasporto più ecologico rispetto a quello su gomma.

''Le ferrovie europee si avvicinano ad un bivio importante - ha affermato Siim Kallas, Commissario UE ai Trasporti, durante la conferenza stampa di oggi - Questo perché l'Europa è di fronte alla stagnazione o al declino di numerose ferrovie. 

Quindi l'alternativa è semplice: o noi prendiamo le difficili decisioni che sono necessarie per ristrutturare il settore ferroviario europeo e promuovere l'innovazione e l'offerta di servizi di migliore qualità, e così le ferrovie ritroveranno la strada della crescita, a favore dei cittadini, delle imprese e dell'ambiente; oppure ci avviamo verso un'altra strada, che consiste nel rassegnarsi ad uno scivolamento irreversibile verso un'Europa nella quale le ferrovie non saranno nient'altro che un giochino di lusso per qualche Stato ricco, ma fuori dalla portata degli altri, a causa della rarefazione del finanziamento pubblico''.

Notizie da Lilliput 67: America and (non) Americans


Nel Far West di Lucky Luke e del suo fido destriero Jolly Jumper, i cinesi occupati a smacchiare, lavare e stirare gli indumenti dei diversi personaggi non sono  presenze insolite. Con la loro carnagione gialla, gli occhi prepotentemente a mandorla e un sorriso ostinato, fanno capolino dall’interno delle loro tintorie, sempre a caccia di potenziali clienti.

Oggi come allora, sono ancora loro a gestire, a Santa Monica e ovunque negli Stati Uniti, il traffico di giacche, cappotti e gonne da riportare all’antico splendore. Mentre i “bianchi” capaci di contendere loro il primato sono davvero un numero esiguo.

A ben guardare, del resto, la geografia umana che si spartisce le professioni, sul suolo americano, è piuttosto precisa, quasi severa, nel suo apparire; e asiatici, latinoamericani e indiani ne sono i rappresentanti più frequenti.

Se la cura degli abiti è solitamente affidata ai cinesi, infatti, quella del corpo è appannaggio quasi esclusivo di tailandesi e vietnamite, con qualche improvvisa spruzzata di Mongolia.

I saloni di bellezza, sempre affollatissimi, riecheggiano dalla mattina alla sera di risate e motteggi dagli accenti cristallini e incomprensibili, in costante (e rapidissimo) movimento da una postazione all’altra, da uno sgabello all’altro, di fronte all’espressione stolidamente affabile delle clienti irretite, loro malgrado, in un sistema di rimandi e richiami tra i più complicati al mondo.

L’eccezione, in questi casi, è data dalla dipendente  taciturna, completamente assorbita dal proprio compito: la perfetta rappresentazione del mito (distorto) dell’Estremo Oriente, traboccante di silenziosi e devoti sudditi.

Case e edilizia in genere sono pertinenza quasi esclusiva di cittadini dalla pelle olivastra, coloratasi al sole dei Caraibi e di altre località al di sotto dell’equatore: peruviani e cileni, argentini e boliviani si assumono il compito, talvolta ingrato, di allestire ponteggi, riverniciare palazzi, pulire appartamenti. Efficienti e professionali, arrivano, lavorano e se ne vanno, senza un lamento, senza una lacrima.

Indiani, pakistani e bengalesi, con la loro parlata gorgogliante e veloce, che spesso sembra nascondere accenti rabbiosi eppure inesistenti, si preoccupano invece di servire frutta e verdura, saponette e merendine a quanti (e sono molti) preferiscano il negozietto di quartiere al colosso multinazionale da raggiungersi esclusivamente con i mezzi di trasporto.

New York, da questo punto di vista, sembra essere la città più rappresentativa: ogni angolo e ogni lato di strada, poco importa che ci si trovi in centro o in periferia, in una zona turistica o in una residenziale, pullulano, infatti, di micro-rivendite di alimentari, immancabilmente incorniciate da bancarelle di fiori variopinti, frigoriferi rigurgitanti bevande dai gusti esotici, tavolini incerti sotto il peso di riviste e quotidiani.

All’interno, protetti da banconi di legno scuro e poco amichevole, siedono o si muovono i gestori dell’attività, dita affusolate e occhio vigile: a proteggere, fino in fondo, e come tutti gli altri, la propria versione di sogno americano.

E.M., Santa Monica


martedì 29 gennaio 2013

Auto ibride: Nuova Toyota Auris. Consumi ridotti

Articolo sponsorizzato per Toyota
Toyota Auris Full Hybrid - www.vogliounalternativa.it
Tra le auto ibride del momento, la nuova Toyota Auris Full Hybrid offre prestazioni molto interessanti, in quanto le sue emissioni nocive sono ridotte al massimo, tanto da renderla la più ecologia della sua categoria di riferimento. 

La vettura giapponese, infatti, emette 87 g/km di CO2 nel ciclo combinato, con riduzione di NOx ed assenza di Particolato.

Ma le emissioni scendono a zero quando l'automobile si muove col motore elettrico in maniera indipendente. Questo perché il motore a benzina 1.8 VVT-i è abbinato a quello un elettrico da 60kW: insieme garantiscono una potenza massima di 136CV, una accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,9 secondi e una velocità massima di 180 km/h. 

In altre parole, il motore Full Hybrid è straordinariamente efficiente, anche grazie al Charging Control System che riduce i consumi energetici dell’alternatore e migliora l’efficienza di tutto il sistema. 

Oltre al fatto di inquinare meno, la Toyota Auris Full Hybrid offre consumi davvero ridotti, così come illustrato nel video realizzato a Torino durante il tour di Nuova Auris Hybrid in Italia.

Red Bull: prossimi eventi in Italia

Leonardo Fioravanti - www.redbull.it
Red Bull, l'energy drink più famoso al mondo, è uno dei brand internazionali più impegnati nell'organizzazione e nella sponsorizzazione di competizioni sportive di altissimo livello, nonché performance da record. 

Come la caduta libera dalla stratosfera di Felix Baumgartner, capace di rompere il muro del suono e di polverizzare 3 record mondiali.

Ma il Team sportivo Red Bull è ricco di campioni e di campionesse di talento, stile e creatività. Come Leonardo Fioravanti, campione europeo di surf da onda. 

Tuttavia Red Bull è sinonimo anche di divertimento e di condivisione. Per questo organizza alcuni eventi gratuiti e aperti a tutti come il Red Bull Crashed Ice Kinect University Tour e la Red Bull discesa libera 2013.

Red Bull Crashed Ice Kinect University Tour - www.redbull.it

Red Bull Crashed Ice Kinect University Tour
Il Red Bull Crashed Ice Kinect University Tour è partito il 24 gennaio e si concluderà il 15 febbraio 2013. Un viaggio che attraverserà e coinvolgerà tantissime università in Italia: Milano, Roma, Torino, Verona, Padova, Parma, Chieti, Cagliari, Perugia, Arcavata di Rende, Catania, Fisciano e Bari.

Cerca quella a te più vicina e sfida i tuoi compagni ed amici; prenditi una pausa adrenalinica dai libri e dallo studio; metti alla prova le tue abilità e cerca di essere il pattinatore più veloce nella fantastica pista del Quebec riprodotta virtualmente nel Crashed Ice @Kinect per Xbox. 

Tutti i tempi saranno registrati: i migliori tre al mondo vinceranno un soggiorno in Canada dove potranno giocare la finale internazionale del Red Bull Crashed Ice Kinect Digital Championship.

Red Bull discesa libera 2013 - www.redbull.it

Red Bull discesa libera 2013
Se invece preferisci l'attività fisica reale rispetto a quella digitale, allora puoi partecipare alla Red Bull Discesa Libera 2013, giunta alla quarta edizione. 

La discesa libera più pazza del mondo avrà luogo a Cortina (BL) il 10 Febbraio, a Pescocostanzo (AQ) il 16 Febbraio e a Bardonecchia (TO) il 16 Marzo 2013.

Il divertimento è assicurato, grazie anche al fatto che le porte e le regole sono poche: partenza di corsa in gruppo, recupero degli sci e via, giù verso valle! In palio sci Volkl con attacchi Marker, scarponi Dal Bello e sacche porta sci e porta scarponi.

lunedì 28 gennaio 2013

Notizie da Lilliput 66: On the Road



Chiunque creda l’aereo il mezzo migliore per raggiungere San Francisco partendo da Los Angeles, ha torto. E non poco.
L’aria rappresenta senza dubbio la scelta più comoda e rapida, semplicemente. Ma i seicento e oltre chilometri che dividono le due città sono incomparabilmente più piacevoli se percorsi in macchina.

Gli automobilisti, quelli, almeno, che amano le sfide e non rimpiangono il tempo trascorso alla guida del proprio mezzo, sanno, a tale proposito, che il tragitto più affascinante è quello che corre lungo la costa e che supera paesaggi sempre diversi e sempre incantati: l’acqua da una parte, le montagne dall’altra; a volte un po’ di deserto,  altre un po’ di zucche, carciofi e fragole.

Lungo la strada, il cui nome, El Camino Real, richiama altri tempi e altri luoghi, si ha la possibilità di incrociare misteriosi pendii ricoperti di sabbia bruscamente interrotti dal nastro d’asfalto sul quale si sta procedendo; boschi incantevoli nel cui verde cupo cercare scoiattoli e cervi; abitazioni più o meno solitarie circondate ora dalla vita, ora dal nulla; rinomate località turistiche e ranch hollywoodiani di lucasiana memoria.

Al volante, in tal modo, si sfiorano facilmente le sette ore di viaggio, quando non otto: i posti in cui fermarsi per uno spuntino o un riposino salutare, fortunatamente, non mancano. Anzi, si ha addirittura l’imbarazzo della scelta.

In simili circostanze, è il gusto personale a stabilire dove fare cosa: diner, ristoranti, pompe di benzina e perfino alberghi sembrano fare capolino a ogni incrocio, a ogni uscita. Mentre centri commerciali ai confini urbani dalle sonorità spesso ispaniche o native-americane informano di sé parte di questo itinerario, senza, peraltro, adombrarne il fascino indiscusso.

Caparbiamente cieco e sordo ai richiami del solito consumismo di maniera, l’automobilista coscienzioso potrà dedicarsi, tuttavia, alla scoperta delle bellezze faunistiche locali, parcheggiando la macchina in corrispondenza di uno dei numerosi punti di osservazione disseminati lungo la costa.

Qui, una volta sgranchitosi le gambe, potrà decidere se saltellare da una roccia all’altra a picco sul Pacifico in compagnia di stormi interi di gabbiani a cercare, col fiato sospeso, l'essenza segreta dei leoni marini; oppure, più comodamente, sedere su una panchina di legno a ammirare il dorso grigio di qualche lento cetaceo, con le labbra avidamente saldate alla lattina di una bevanda energetica.

Nella mente e nell’anima, intanto, la convinzione e la felicità di aver operato la scelta giusta, rinunciando alle comodità del volo a vantaggio della polvere e della terra, s’insinua sempre più caparbiamente e prepotentemente: non mancheranno i momenti in cui sarà preferibile farsi coccolare dalle hostess in divisa, certo, ma il piacere della traversata, dell’esperienza vera, lo si raggiungerà solo all’interno di un abitacolo, e non a bordo di un velivolo.

E.M., Santa Monica