mercoledì 31 ottobre 2012

Notizie da Lilliput 31: Un valzer di zucche e candele

Pochi chilometri a nord di Chicago, incuneato mollemente tra campi da golf immacolati e sconfinati centri commerciali, si erge l’esclusivo sobborgo di Northbrook, aristocratico baluardo della cittadinanza di successo, quotidianamente divisa tra l’architetto paesaggista lunatico ma chic, e le sedute settimanali dall'estetista vietnamita dalla pronuncia cantilenante ma esotica.

Percorrendo le sue strade ordinate e pulite, lungo le quali è raro scorgere automobili parcheggiate sconsideratamente a oscurare la perfezione stilistica dei vialetti e dei giardini, lo sguardo è immancabilmente indirizzato verso le case di dimensioni apparentemente modeste che, invece, nascondono ambienti vasti e riccamente, anche se non sempre raffinatamente, arredati.

Sentinelle ideali di questi mondi inaspettati, le cassette delle lettere, rigidamente sull'attenti, accolgono il postino e il passante ai bordi del marciapiede, spesso celandosi sotto le spoglie burlesche di edifici in miniatura. A iniziare da fine settembre, tuttavia, un simile compito è loro scippato dagli addobbi di Halloween che, numerosi, popolano prati, portici e alberi del tranquillo quartiere.

Il gusto generalmente essenziale nell’ornare i propri spazi esterni è ora scalzato dalla tradizione culturale (e commerciale) che spinge verso zucche artigianalmente intagliate, giganteschi gatti neri gonfiabili, diafani scheletri penzolanti da travi di legno, pietre tombali di plastica grigia a guardia di ville e garage o pipistrelli talmente minacciosi da spaventare addirittura la più scafata delle cornacchie.

Da questo momento in poi, dunque, e per tutto il mese successivo fino alla vigilia di Ognissanti, da ogni finestra e da ogni spiraglio si scruteranno il cielo e la terra alla ricerca di un qualche segno, di una qualche testimonianza dell’evento prossimo venturo, per il quale bambini di tutte le età si saranno accuratamente preparati durante l’anno precedente.

Si riesumeranno costumi dai bauli impolverati delle soffitte o dagli scatoloni temporaneamente alloggiati in cantina, o se ne ordineranno di nuovi, per accontentare gli incontentabili. I più giovani, neofiti alla primissima esperienza, proveranno più e più volte allo specchio la celeberrima domanda, mentre mamme apprensive o padri eterni adolescenti faranno a gara per accompagnare i propri rampolli a bussare di casa in casa, di rifugio in rifugio.

Le cucine, non importa quanto attrezzate e supertecnologiche, rivivranno i fasti del passato, imbiancate di farina e addobbate di candele e cucurbitacee, profumate di zucchero e di cannella, sotto lo sguardo attento di donne in carriera improvvisamente trasformatesi nelle proprie madri, nonne e forse trisavole, incorniciate da retine per capelli e grembiuli dai colori rétro.

I misteriosi abitanti di segrete e di abbaini, fantasmi incatenati e ululanti, avranno finalmente occasione di mimetizzarsi con la realtà circostante, divorando dolcetti innaffiati di spirito davanti al fuoco scoppiettante di un camino, per poi sgranchirsi le membra fluttuanti tra un allievo di Frankenstein o un seguace del Lupo Mannaro, nel buio della notte ormai sopraggiunta.

Mentre le chiese, grandi o piccole, cattoliche o protestanti, di nuovo estromesse dal rito ancestrale e dalla possibilità di salvare quanti gioiosamente o sconsideratamente vi aderiranno, si limiteranno a osservare da lontano, abbracciandosi strette e vigili alle poche anime salve tra le tante dannate.

E.M.

lunedì 29 ottobre 2012

Breve storia dell'Amazon Kindle eReader

In pochi se ne erano accorti. Tra questi sicuramente Jeff Bezos, capo e fondatore di Amazon. Lui lo aveva capito in anticipo, quando ancora tutti ridevano al solo pensiero che le persone avrebbero letto i libri con quel "coso" elettronico, quell'Electronic Book Reader: un oggetto un po' ibrido, a metà strada tra libro spaziale, calcolatrice di parole, computer in bianco e nero. 

Kindle 1 - wikipedia
Kindle 1
Decisero di chiamarlo Kindle perché, all'apparenza un po' freddino come un corpo senz'anima, si sarebbe acceso d'incanto e, come un magico fuoco, avrebbe acceso le emozioni sopite delle persone, permettendo loro di leggere storie e racconti in maniera facile e immediata. 

Kindle 1
Il primo Kindle fu commercializzato negli Stati uniti nel novembre del 2007: schermo da 6'' con scala di grigi regolabili su 4 valori, memoria di 250 MB espandibile, tastiera e bottoni per la navigazione. Design non proprio accattivante con linee asimmetriche, poteva contenere all'incirca 200 eBook. 

Fu venduto al prezzo di 399 dollari: in cinque ore e mezzo era già sold out. Rimase indisponibile fino all'aprile del 2008, quando venne messo di nuovo in commercio. 

Kindle 2
Kindle 2
Il secondo Kindle, sempre con tastiera e bottoni, fu lanciato il 9 febbraio del 2009 con un design rinnovato che, per linee e geometrie, assomiglia notevolmente al Kindle attuale: senza spigoli e asimmetrie, ma linee morbide e curve. 

Lo schermo di 6'' con tecnologia e-ink fu la vera rivoluzione del nuovo eReader Amazon. Inoltre, il display poteva ora disporre di una scala di grigi regolabile su 16 gradi e di una maggiore velocità nello "sfogliare" le pagine. 

Fu introdotta la funzionalità text-to-speach e la rotazione della visualizzazione manuale, mentre la memoria fu notevolmente potenziata arrivando a 2 GB che potevano contenere qualcosa come 1500 eBook non illustrati. Il prezzo di vendita fu di 359 dollari. Qualche mese dopo, nell'ottobre del 2009, venne lanciato il Kindle 2 per il mercato internazionale ad un prezzo iniziale di 279 dollari.

Kindle DX
La maggiore novità del Kindle DX rispetto al Kindle 2 fu quella relativa all'introduzione del sistema di rotazione della visualizzazione automatica e della possibilità di leggere anche col Kindle disposto in orizzontale. 

Kindle DX - amazon.com
Kindle DX
Lo schermo con tecnologia e-ink fu ampliato rispetto ai modelli precedenti: il Kindle DX aveva infatti uno screen di 9,7''. Anche il peso, di conseguenza, aumentò, passando dai 310 g. del Kindle 2 ai 535. Memoria notevolmente superiore: 4 GB totali (3,3 effettivi). Maggiore la durata della batteria. Prezzo: 489 dollari.

Il Kindle DX è ancora disponibile nello store Amazon.com, ad un prezzo che si aggira intorno ai 250 dollari. Dotato di connessione 3G gratuita, può essere usato sempre e in qualsiasi parte del mondo.  

Kindle 3: il Kindle Keyboard
Kindle Keyboard
Il Kindle 3, oggi chiamato semplicemente Kindle Keyboard per distinguerlo dai nuovi modelli che non hanno la tastiera, fu lanciato nell'estate del 2010. Design notevolmente migliorato, con la caratteristica schiena a guscio perfettamente maneggevole. 

Tante le novità rispetto alle due generazioni precedenti con schermo da 6'': screen con tecnologia e-ink "Pearl"; connessione Wi-Fi o 3G; 4GB di memoria; batteria super potenziata; e tante altre novità. E' ancora sul mercato a un prezzo pari a 139 dollari.

Kindle 4: arriva lo schermo touch
Annunciata il 28 settembre 2011, la quarta generazione di eReader Kindle è sbarcata anche in Italia nell'aprile del 2012 con tre modelli senza tastiera fisica: il Kindle con bottoni o "joypad" per la navigazione; e il Kindle Touch, con touch screen disponibile anche con connessione 3G.

Kindle 5: ecco il paperwhite
Presentata il 6 settembre 2012 a Santa Monica, la nuova famiglia di eReader Kindle è formata dal Kindle Classic (Kindle no touch) e dal Kindle Paperwhite con schermo touch illuminato.

Leggi anche:
Un Kindle per l'estate
Amazon Kindle: quale scegliere
Amazon Kindle: in Gran Bretagna la vendita degli ebook supera quella dei libri di carta
I nuovi Kindle Classic e Kindle Fire disponibili anche in Italia
Il nuovo Kindle Paperwhite disponibile anche in Italia

giovedì 25 ottobre 2012

eBook per Halloween: i Vampiri e Frankenstein sul Kindle

Halloween è alle porte. Cosa c'è di meglio allora se non di parlare ancora di eBook? E quale personaggio svetta tra le maschere che puntualmente si presentano alla porta di casa il 31 ottobre? Sì, proprio lui: il conte Dracula, il Vampiro, che si aggira festoso insieme al vecchio Frankenstein.

Ma partiamo dal primo. Un vero e proprio mito delle letteratura moderna. A partire dal romanzo Dracula di Bram Stoker. O forse anche da prima. Per lo meno da quando nel 1819 sul New Monthly Magazine venne pubblicato a puntate il racconto The Vampire, predecessore del più famoso conte Dracula.

Ma andiamo con ordine. Partiamo proprio da questo racconto che venne pubblicato con la firma di G.G. Byron, uno dei massimi scrittori inglesi del periodo. Goethe affermò addirittura che The Vampire era il miglior lavoro di Byron. E il poeta tedesco se ne intendeva: nel 1797 aveva già affrontato il tema del vampirismo nella ballata Die Braut von Korinth (La sposa di Corinto).

Il racconto ebbe un enorme successo. Ma presto si venne a sapere che il vero autore non era il famoso Byron, bensì il semisconosciuto John William Polidori: medico personale del poeta nonché suo intimo amico, nato a Londra ma di chiare origini italiane. Ma come nacque l'idea di questo racconto incentrato sulla figura del vampiro?

Le cronache raccontano che nel 1816, in una serata estiva assai piovosa, presso Villa Diodati sullo splendido lago di Ginevra, alcuni amici, con la passione delle lettere, avevano deciso di ammazzare la noia e l'impossibilità di uscire di casa andando a frugare tra le vecchie leggende tedesche dedicate ai fantasmi e ad altre mostruose e demoniache creature.

Così, prendendo spunto dai racconti contenuti nella raccolta intitolata Phantasmagoria, decisero di dedicarsi all'argomento. In questo modo, ognuno di loro si impegnò a scrivere una novella o un poema "gotico" che avesse come tema l'orrore e il demoniaco, nel più ampio senso dei termini.

Ma da chi era composto questo cenacolo letterario dedito alla lettura di novelle gotiche e storie di fantasmi tedeschi? A parte Diodati, il padrone di casa, c'erano, tra gli altri, Byron, Polidori, Percy Bysshe Shelley e Mary Wollstonecraft Godwin. E' sicuro, inoltre, che anche l'autore di The Monk, Matthew Gregory Lewis, frequentasse questa congrega di artisti. Ad ogni modo, mantennero la promessa di scrivere un racconto gotico o un romanzo d'orrore?

Partiamo dall'ultima della lista. Mary, londinese, era figlia di William Godwin, uno dei massimi filosofi anarchici della storia moderna, e di Mary Wollstonecraft, una delle più importanti sostenitrici del movimento per il riconoscimento dei diritti delle donne. Donna di grande intelligenza e dotata di profonda sensibilità, sposò proprio il poeta Percy Bysshe Shelley, diventando così Mary Shelley. E difatti fu con questo nome che pubblicò una delle opere più importanti del genere: Frankenstein.

Ispirata dalla leggendaria figura di Prometeo e da quella del Faust, riuscì a dar vita a una creatura oscura e malvagia, figlia degli esperimenti immorali e devianti di uno scienziato stregone, rappresentazione del male che alberga nell'essere umano. Pubblicato per la prima volta nel 1818, consacrò Mary Shelley come scrittrice di "romanzi gotici" al pari di Ann Radcliffe. Un fantasy filosofico ancora oggi insuperato per le tematiche trattate che vanno al di là del semplicismo horror che di solito si attribuisce alla storia.

Da la canto suo, Percy Shelley compose The Assassins, mentre Byron scrisse A Fragment. Due racconti che non ebbero un gran successo. A differenza dell'opera di Polidori che, come già detto, compose The Vampire, dando vita in questo modo a Lord Ruthven, il personaggio principale del romanzo, il cui nome fu per tutto il secolo sinonimo di vampiro.

Un personaggio inquietante, romantico e gotico che assomiglia proprio all'amico fraterno Lord Byron, e che ispirerà altri personaggi letterari vampireschi, tra i quali l'affascinante Carmilla di Le Fanu, Varney the Vampire di Thomas Peckett Prest (o forse di James Malcolm Rymer), nonché alcuni romanzi di Charles Robert Maturin.

Quello del vampiro è quindi già un genere quando l'irlandese ma trapiantato a Londra Bram Stoker pubblica nel 1897 Dracula. A quanto pare, l'idea del vampiresco gli venne in sogno. Dotato di un'ottima capacità di analisi e di una grande determinazione, Stoker colse l'intuizione e provò a trasformarla in storia letteraria.

Grazie alle sue doti di matematico, costruì i personaggi (fantastico il Professor Van Helsing), i luoghi e le vicende del romanzo attraverso un'attenta documentazione, trascorrendo diverso tempo tra le strade e i cimiteri di Londra, nonché tra gli archivi della British Library, allora presso il British Museum, consultando i libri dedicati ai racconti tradizionali dedicati ai vampiri e quelli che raccontavano di un personaggio storico realmente esistito: Vlad Dracul l'Impalatore.

Leggi anche:

Per saperne di più:
Dracula di Bram Stoker

domenica 21 ottobre 2012

Un, due, tre eBook per Halloween

Tre eBook per Halloween - Kindle Italy
In quest'articolo daremo uno sguardo ad alcuni eBook in formato Kindle che trattano di Halloween. Parleremo di un saggio etnologico, di storie con lupi mannari e di letteratura indipendente.

Unica chiave in comune: la famosa festa di origine pagana nota come vigilia di Ognissanti o Halloween.

E scopriremo che grazie al Kindle è possibile scaricare e leggere classici fondamentali e novità interessanti a prezzi contenuti.

Il ramo d'oro di James G. Frazer
Halloween, la festa d'Ognissanti "al principio dell'inverno, che, sotto una lieve maschera cristiana, nasconde un'antica festa pagana dei morti" scrive James G. Frazer ne Il ramo d'oro, uno dei più importanti saggi sulla magia e la religione mai scritti; uno dei libri più influenti nella storia della letteratura folcloristica ed etnologica moderna. Uno studio fondamentale per chiunque voglia conoscere le radici di Halloween.

A partire dai fuochi che venivano accesi proprio il 31 ottobre. Una festa di origine celtica, che era ancora viva nell'Ottocento, tanto che "era considerato come Capo d'anno nell'isola di Man, una delle fortezze dove la lingua e la civiltà celtica ha resistito più a lungo contro l'invasione dei Sassoni". Un'usanza che era consuetudine anche "nell'antica Irlanda" e in altre zone d'Europa, perché questa era la "notte che segna il passaggio dall'autunno all'inverno... il tempo dell'anno in cui si supponeva che le anime dei morti tornassero alle loro case per riscaldarsi al fuoco".

The Golden Bough. A Study in Magic and Religion (è il titolo originale dell'opera) fu pubblicato dallo studioso scozzese per la prima volta nel 1890 in due volumi. Fu ristampato tra il 1911 e il 1915 nell'edizione completa di dodici volumi. Oggi è disponibile in formato per Kindle in edizione in lingua italiana a 3,99 euro nell'edizione ridotta dall'autore del 1922.

I lupi mannari di H. Warner Munn
"Non sai che questa sera è Halloween?... L'unica notte dell'anno oltre a quella di Valpurga in cui un uomo ha, se vuole, la possibilità di trasformarsi in lupo dal tramonto all'alba... Se avessi viaggiato un po' di più, sapresti che questa non è una superstizione, ma un fatto ben conosciuto  in ogni terra e in ogni epoca".

Questo riportato sopra è uno stralcio di un dialogo contenuto nel celebre romanzo Stirpe di lupo pubblicato nel 1930 dallo scrittore americano Harold Warner Munn. Se ti piacciono le storie che narrano di licantropia, ebbene Warner Munn può essere considerato uno massimi scrittori di racconti di lupi mannari: peccato però che siano disponibili solamente le edizioni Kindle in lingua inglese. Per quelle in lingua italiana bisogna ancora attendere.

Quando Nelson scese dalla colonna di Carlo Mulas
Se invece vi piace l'atmosfera magica e festosa di Halloween e adorate la storia e le leggende di Londra, non potete perdervi uno dei romanzi più interessanti del momento: Quando Nelson scese dalla colonna. Un libro indipendente, ben scritto, e che gode di ottime recensioni da parte del pubblico. Una storia "surreale ed emozionante" che si snoda tra i luoghi e i tempi di una Londra metafisica e storica, tra statue di gatti e di personaggi famosi, leggende tramandate da secoli e sogni di amore e libertà mai sopiti.

Comincia come un "giallo" ma strizza l'occhio alle ghost stories della tradizione anglosassone, anche per il sarcasmo, la satira e l'ironia che emergono durante la lettura del testo. Una vicenda surreale quanto romantica e sorprendente, così come il motivo che fa da spunto alla narrazione: la scomparsa della statua dell'Ammiraglio Nelson dalla cima delle colonna di Trafalgar Square. Il libro costa 2,99 euro ed è disponibile in formato Kindle in lingua italiana.

Per saperne di più:

sabato 20 ottobre 2012

Addio carta stampata: Newsweek si legge sul Tablet

Newsweek - Kindle Edition - www.amazon.com
La rivoluzione era nell'aria. Da qualche tempo giravano persistenti rumors circa il passaggio dal cartaceo al digitale di uno storico settimanale americano: Newsweek

La notizia ufficiale è arrivata il 18 ottobre attraverso le pagine del Daily Beast, in un articolo intitolato A Turn of the Page for Newsweek e scritto a quattro mani da Tina Brown, capo redattore, e da Baba Shetty, Ceo del Newsweek Daily Beast Co, gruppo editoriale che acquistò la "iconica rivista" due anni fa.

L'ultimo numero in versione cartacea di Newsweek USA sarà in edicola il 31 dicembre 2012. Poi, dal 2013 sarà possibile acquistare, scaricare e leggere la rivista su iPad, Kindle eReader e Kindle Fire, Nook, Tablet, Smartphone, Computer e supporti digitali. Un trend, quello dell'acquisto dei settimanali su Tablet e eReader che si sta diffondendo sempre di più negli Stati Uniti e nel mondo intero.

Non è un caso che nel comunicato in questione si faccia riferimento al numero sempre maggiore di cittadini americani che sembrano preferire le fonti online per informarsi. Una tendenza che conferma quanto sostenuto da uno studio pubblicato il mese scorso dal Pew Research Center

Infatti, secondo il centro di ricerca americano, oggi un adulto americano su quattro possiede un Tablet; inoltre entro l'anno prossimo gli utenti che utilizzeranno Tablet ed eReader negli USA saranno più di 70 milioni: una cifra incredibile se si pensa che soli due anni fa erano 13 milioni.

Newsweek formato digitale - www.thedailybeast.com

Una vera e propria rivoluzione digitale, nata dal calo della raccolta pubblicitaria per il cartaceo e dal successo dell'eReading. E infatti, tra i punti salienti del nuovo Newsweek c'è proprio il progetto di ampliare la propria offerta per Tablet e per PC/Mac: una nuova rivista globale che prenderà il nome di Newsweek Global e che offrirà un'edizione singola worldwide.

"Non si tratta di un addio al settimanale" - ci tengono a sottolineare Shetty e Brown - ma piuttosto del tentativo di traghettare Newsweek verso il futuro digitale sempre più legato all'eReading. Per leggere il nuovo settimanale sarà quindi necessario sottoscrivere un abbonamento digitale, mentre alcuni articoli verranno pubblicati in modalità gratuita sul Web Journal The Daily Beast, il giornale online lanciato quattro anni fa dal gruppo editoriale Daily Beast Co. 

"Si tratta di un momento difficile per l'editoria tradizionale e per tutti coloro che amano il romanticismo della stampa e quell'atmosfera unica da camerati che si crea settimanalmente ogni venerdì sera prima di mandare in stampa il settimanale. Ma poiché siamo in vista dell'ottantesimo anniversario del Newsweek, che cadrà proprio il prossimo anno, è necessario sostenere il giornalismo che fa esistere il magazine - abbracciando il futuro digitale" affermano i due nella chiosa dello storico articolo.

Perché la qualità non la fa il supporto, cartaceo o digitale che sia. E questo vale sia per la letteratura, sia per il giornalismo.

giovedì 18 ottobre 2012

eReader Sony: al via le vendite degli eBook Reader nelle librerie Feltrinelli

Sony eBook Reader
E' partita in questi giorni la risposta di Feltrinelli e Sony alla sfida lanciata da Amazon e dal duo Mondadori Kobo per quanto riguarda il nascente mercato della lettura digitale.

Anche perché ormai è un dato di fatto che tanti lettori (intesi come persone) si stanno avvicinando all'eReading. Inoltre, sono in molti a credere che gli eReader saranno tra i device più regalati a Natale e il numero di eBook scaricati aumenterà in maniera esponenziale.

Come abbiamo già detto, con il lancio della nuova famiglia Kindle da parte di Amazon e con l'arrivo dei nuovi eReader Kobo nei negozi Mondadori, il mercato editoriale italiano sta subendo una trasformazione senza precedenti. A questa sfida, per il momento non colta da alcune case editrici italiane, sta partecipando anche Feltrinelli, uno dei più importanti gruppi editoriali italiani.

Il partner di Feltrinelli sarà Sony, azienda giapponese leader nel settore dell'elettronica che già da diversi anni produce e distribuisce un eRedear molto amato dal pubblico, anche italiano: il Sony eReader. Così come nel caso di Mondadori e Kobo, anche Feltrinelli quindi venderà i lettori digitali nei propri negozi (che sono davvero tanti).

Entro fine ottobre saranno 29 i negozi Feltrinelli che venderanno gli eReader Sony. Per la precisione saranno in vendita i nuovi modelli Prs-T disponibili in tre colori: nero, rosso e bianco. Il prezzo, al momento, è ancora alto se si paragona a quello dei Kindle o dei Kobo: 159,00 euro. Sarà possibile inoltre acquistare gli accessori come l'adattatore e la custodia.

Sony eReader


Sui nuovi eReader Sony è possibile leggere gli eBook Feltrinelli nonché tutti quelli che hanno un formato ePub acquistabili nei vari store online.

Leggi anche:

mercoledì 17 ottobre 2012

Notizie da Lilliput 30: Lucy's and I


Entrare da Lucy, a Chippewa Falls, è un po’ come entrare in un telefilm degli anni ’60, sorrisi inclusi. Dietro il bancone, che attraversa verticalmente il lungo locale, occhieggiano bontà d’ogni sorta e formato: pani e pagnotte, cetriolini e formaggi, peperoncini e salse, verdure fresche e carne di cinghiale, intingoli di disparata origine e, naturalmente, dolci artigianali. Il paradiso del goloso o l’inferno dell’indeciso.

Ragazze e ragazzi svelti, dal chiacchiericcio ammaliante di sirena, accolgono il cliente avvolgendolo in una spirale conturbante di profumi, di colori e di parole allo scopo, nemmeno troppo nascosto, di costringerlo a una discesa nel piacere puro e semplice.

La giovane perennemente a dieta o l’uomo invariabilmente stritolato dal colesterolo  alto vivranno momenti difficili, a ridosso del vetro ricoperto di scritte allegre dai suoni invitanti che separa il futuro penitente dall’incanto gastronomico rigorosamente fatto in casa. La sola speranza, per loro, è quella di rinunciare a varcare la soglia tintinnante che, come nel peggiore degli incubi, risveglia i dipendenti, magari a riposo con una tazza di caffè fumante in mano, inviandoglieli contro, quasi una sorta di leggendaria nemesi.

Qualche stoico, forse a caccia di conferme alla propria durezza d’intenti, tuttavia, siede di quando in quando ai tavoli di legno chiaro, separati gli uni dagli altri per mezzo di sedili alti e comodi, imbottiti di stoffe in tinta col resto degli arredi. Ma, a uno sguardo più attento, non sembra gioire particolarmente. Un'occhiata sfuggente, obliqua, oltre la tazza di brodo di manzo privo di orpelli la lancia pure, alla volta delle delicatezze proibite, liberando perfino, del tutto involontariamente, un suono indistinto, a metà tra il rammarico e il lamento: è il rimpianto, rimpianto per la decisione presa nei confronti del cibo che, ora, gli si rivolta contro.

Poco più in là, due donne confabulano ininterrottamente, scambiandosi bocconi appetitosi e pettegolezzi succulenti, incuranti della sofferenza del vicino e delle notizie che aspettano d’essere lette sul quotidiano locale, soffocato dai cappotti e dalle sciarpe adagiategli sopra con cura certosina.

Il brusio dei dipendenti, sottofondo costante del locale, spesso accompagnato da una rassegna di canzoni rétro, in tono con l’ambiente, tace d’improvviso nell’ampia sala adiacente, in cui, come talvolta accade nei piccoli centri, la ristorazione si fonde con il suppellettile, l’ornamento floreale e l’abito da cerimonia.

Il turista e il curioso godono qui di un momento di prolungato benessere. Sugli espositori dalle sfumature pastello, infatti, riposano articoli d’ogni sorta: maglie e felpe, bottiglie di vino e di liquore, barattoli di marmellate e di conserve, biglietti beneauguranti e carta da lettere, candele e olii profumati, angioletti in legno e in vetro.

Semideserto nel primissimo pomeriggio, quando le strade si svuotano del solito formicolio di esseri umani e di animali, questo grande spazio, nonostante il bizzarro accostamento di elementi disparati, riporta in avanti l’orologio fermatosi bruscamente con lo scampanellio d’ingresso: è giunto il momento, per la memoria, di riaprire i propri cassetti, facendoci scivolare dentro tutti i sogni e tutti i ricordi, reali o immaginati, custodendoli gelosamente fino alla prossima fermata, fino al prossimo paese incantato.

E.M., Long Lake

martedì 16 ottobre 2012

News from Lilliput 29: Sunset, Sunrise

Sometimes, if you are really lucky, you can happen to walk on some solitary backroad in Illinois and, looking up in the sky, see a couple of floating newlyweds. 

She is thin, blonde and white, almost a cloud in silk and tulle, while he is tall, strong and dark, with the open smile of Wisconsin people. They are wafting over the roof of the barn where they just got married, surrounded by cowboy boots, tears and stifled sighs.

Such an ethereal flight could follow only a fast, yet not hurried, ceremony, accompanied by the joyful singing of a cousin or a friend, grateful for the role assigned by the community, equally divided between Jews and Christians, between Bears fans and Green Bay Packers followers.

To celebrate the rite there might have been a man with a bearded, sweet face, who recalled the wise words of some Native-American, in the praiseworthy effort to keep the right distance from the two otherwise dangereously unbalanced different creeds.

Ring boys and flower girls, careless about the major event around them, might soon have grown tired of the serious expression rehearsed over and over again, shooting amazed or annoyed glances at anybody close.

Some older guys might have remembered, and whispered in their neighbor’s ears, the Bat Mitzvah of the bride, meticulous about chanting the Torah, and perhaps have already depicted the other one, when the guest of honour of today waits to hear her own daughter struggle with the same, complex lines she had to struggle with yesterday.

The small kletzmer orchestra has already turned into a big blues band, involving the guests into a sarabande of sounds and words they will hardly part from. Even the reluctant, the lonely, the shy or the widows will not resist to the ancestral call, finding themselves later on jiving on the dance floor even fiercer than anybody else, along with their brothers, daughters and grandchildren.

In the enchantment lasted until the sunrise, when people, animals and things have gone back to their daily chores, guests might have held their breath until the most important event of all, during which the officialized couple sits on two chairs and gets lifted up by strong arms, within a whirl of faces, legs, notes and laughters that will dance around them until exhaustion.

Some time later the newlyweds, favored by the numbness cast on musicians and guests, might have stared in each other’s eyes and, with a nod and a smile, spun over the heads bowed for weariness, ending up in the pinkish light of the new day, in order to honor the vow made to one another the night before, from here to eternity.

E.M., Chicago

domenica 14 ottobre 2012

Ebook Reader: il Kobo si compra in libreria, da Mondadori

Kobo e Mondadori
Il mercato editoriale italiano sta subendo una rivoluzione senza precedenti.

A tal proposito, abbiamo sottolineato la pigrizia, se non l'insolenza, di alcune case editrici nostrane nei confronti dell'ePublishing.

Ma abbiamo anche messo in evidenza come altri gruppi editoriali stiano cercando di sfruttare questo cambiamento mettendo in atto delle strategie commerciali adeguate. Tra questi c'è sicuramente Mondadori.

Quest'estate la storica casa editrice milanese aveva stipulato un importante accordo con Kobo, azienda giapponese/canadese leader nel settore dell'eReading, annunciando, in un comunicato congiunto, il lancio del nuovo eReder Kobo Touch in Italia a soli 99 euro. Ma la join venture tra i due gruppi, gli unici al momento che tentano in maniera seria di opporsi ad Amazon, ha prodotto alcune novità davvero interessanti.

Innanzitutto, Mondadori e Kobo, dopo la versione beta, hanno finalmente lanciato la versione definitiva dello store online inMondadori, dal quale è possibile scaricare, comprare e leggere qualcosa come 3 milioni di libri. Nel nuovo catalogo digitale ampio spazio è dedicato ai libri del gruppo Mondadori, ma non solo, in quanto sono a disposizione tantissimi titoli in lingua italiana editi dalle altre case editrici italiane e internazionali, nonché ottimi libri di autori indipendenti ormai affermati. Senza considerare il milione circa di titoli gratuiti.

Novità anche per quanto riguarda la vendita e la distribuzione degli eBook Reader. Finalmente l'eReader si può comprare direttamente in libreria: niente di più semplice, nulla di più naturale. Anche perché basta farsi un giro nelle grandi catene di elettronica (esperienza personale) per capire come tra eReader e Tablet gli stessi addetti alle vendite facciano un po' di difficoltà.

Un punto a favore per Kobo nei confronti di Amazon, anche se il canale favorito di vendita per gli eBook Reader rimane internet. E infatti è attivo anche il servizio "ordina su internet, ritira in libreria". Anche perché, nel giro di qualche anno, l'eReader uscirà dal mercato di nicchia per diffondersi tra il vasto pubblico di lettori, più o meno "forti",

Novità non meno importante per quanto riguarda i modelli di eReader Kobo arrivati in Italia e disponibili nelle librerie Mondadori. Infatti, oltre al Kobo Touch, in vendita come annunciato a 99 euro, è possibile acquistare anche il Kobo Mini a 79 euro e il Kobo Glo a 129 euro. I lettori digitali Kobo sono molto apprezzati dal pubblico e dalla critica specializzata, tanto che, qualche tempo fa, la rivista Wired elesse proprio il Kobo Touch il miglior eReader in circolazione.


eBook inMondadori:

Notizie da Lilliput 28: (Winter) Wonderland



A dispetto del nome c’è qualcosa di fiammingo, nel Wisconsin. Soprattutto in autunno, soprattutto quando le foglie sugli alberi iniziano a cambiare colore e la luce le anima di tonalità corpose alla maniera di una pennellata a olio. I boschi e le foreste diventano così quinte teatrali, i cui pesanti tendaggi, betulle grigie e spoglie, proteggono abeti e querce secolari che macchiettano il paesaggio delle loro allegre sfumature.

Basta sedersi sulla riva di un lago, preferibilmente vasto, e osservarne la sponda opposta. Fin dove arriva lo sguardo è un susseguirsi ininterrotto di rami, di fronde e di cime apparentemente compatte e impenetrabili, quasi fossero state dipinte singolarmente e poi unite le une alle altre da un tratto scuro e inaccessibile.

A guardar meglio, tuttavia, si scorgono i segni inconfondibili di un’attività febbrile fatta di alci, di picchi e di scoiattoli, che contendono il territorio agli sparuti rappresentanti del genere umano. Questi ultimi, solitamente individuabili a dorso di voluminosi furgoncini o nel ventre caldo e panciuto di case di legno, mal tollerando l’evidente inferiorità numerica, paiono disposti a tutto, caccia compresa, pur di primeggiare.

Volendosi addentrare nel fitto della boscaglia, poi, ci si immerge in un’atmosfera düreriana: a ogni minimo scricchiolio sul terreno si trattiene il fiato, nel timore d’aver disturbato qualche lepre fulva dalle lunghe orecchie pettinate all’indietro con studiata noncuranza, mentre cerbiatti curiosi si spostano agili verso il fitto muro di tronchi, non senza prima aver agitato la delicata coda-piumino e scoccato un’occhiata curiosa all’indirizzo dell’esploratore distratto.

Di quando in quando, lo scuro tutt’intorno è interrotto dalla presenza di una costruzione non troppo grande né eccessivamente indiscreta, a ridosso della quale è fiorito un contorno di vasi di legno larghi come mastelli a contenere piante ornamentali e giocattoli dimenticati da bambini ormai cresciuti, vialetti perfettamente spazzolati e barche ridipinte a mano in quieta attesa del proprio destino.

È d’inverno, tuttavia, che la natura rivela il suo aspetto più segreto e fiabesco: non appena neve e ghiaccio nascondono arbusti, acque e tetti, e le pale iniziano a lavorare freneticamente alla ricerca di un qualche accesso per l’uomo altrimenti rintanato davanti alla stufa, al pari di qualsiasi altro animale ormai in letargo, il candore abbacinante della terra si fonde col bianco riposante del cielo, livellando ogni differenza, annullando ogni imperfezione.

La sensazione, piacevole e spaesante insieme, è quella d’essere confinati in una palla di vetro dalle pareti sfuggenti e scivolose, nella quale rotolare senza sosta verso il basso e di nuovo verso l’alto, in un continuo rovesciamento di prospettive fino alla primavera successiva, fino al prossimo risveglio.

E.M., Long Lake

sabato 13 ottobre 2012

Ebook: quello che le case editrici italiane non riescono a capire

I libri in formato eBook non sono più uno scherzo, ma una realtà sempre più importante del mercato editoriale presente e futuro. Di questa fondamentale novità, ormai presente da più di qualche anno anche in Italia, alcune grandi case editrici nostrane sembrano non aver capito un granché.

In questi ultimi giorni mi è capitato di leggere su Amazon alcune recensioni a dir poco "incredibili" circa alcuni libri in formato Kindle, non pubblicati da autori indipendenti, bensì da case editrici famose e "potenti".

Le recensioni di cui parlo non riguardano il contenuto dell'eBook, bensì l'impaginazione e la formattazione. Si tratta chiaramente di recensioni negative scritte da lettori che possiedono un Kindle e che hanno scaricato un "classico" trovandosi di fronte a un prodotto scadente.

Partiamo da Il teatro di Sabbath di Philip Roth pubblicato da Einaudi: 4 recensioni, tutte con una stella. Come mai? Ne riporto alcuni estratti:

- è vergognoso che una casa editrice come Einaudi metta in circolazione un testo che non ha la minima parvenza di impaginatura. Una semplice conversione del testo di carta fatta male.

- Non credo comprerò altri ebook di questa casa editrice. Il testo è impaginato davvero in modo indecente, persino per un libro "gratis". Figuriamoci per qualcosa di "pagato".

- Lo trovo illeggibile sia per quanto riguarda l'impaginazione che la trama.

Senza entrare nel merito "estetico" e sul gusto letterario, le mie domande sono: perché Einaudi pubblica un eBook che non è strutturato e impaginato come un eBook? Perché Einaudi non ha "investito" sull'ePublishing? Perché prendere con poca serietà un settore che è ormai fondamentale anche in Italia?

Questo di Einaudi potrebbe sembrare un caso, ma non lo è. Prendiamo uno dei romanzi contemporanei più interessanti, un libro che ha avuto un successo planetario: Trainspotting di Irvine Welsh. Non entriamo nel merito del gusto ma diamo uno sguardo alle recensioni su Amazon e in particolare all'eBook per il Kindle dell'edizione in italiano realizzata dalla casa editrice Guanda (serie le fenici tascabili) del gruppo Mauri e Spagnol (il più grande in Italia):

- Ottimo libro, bella storia etc etc in pratica niente da ridire su Irvine Welsh e Trainspotting. Ma l'editore dovrebbe correggere assolutamente il testo. Praticamente quasi tutte le parole con accento diventano storpiate... che vergogna!!

- MANCANO TUTTI GLI ACCENTI! Non si puo vendere un libro, tra l'altro non uno scritto improvvisato da qualche autore che tenta di piazzare la sua opera prima, senza una degna revisione del testo. Pero un vero peccato sarebbe stato piu utile correggere il menabo prima della stampa (seppure digitale). Ma tant'e! Andro a vedere se l'opera cartacea in biblioteca e ugualmente fallata.Una stella all'editore.
P.S. Gli accenti li ho omessi intenzionalmente. Da fastidio, vero? ;)


- Non è una critica al romanzo, ma a come è stato impaginato. Troppi errori rendono il testo illeggibile. Peccato che un grande editore non corregga i file prima di venderli. Do zero stelle.

Pubblicare un eBook non significa solamente convertire un formato cartaceo. E' un prodotto diverso. Perché molte case editrici italiane non se ne sono ancora rese conto?

Per saperne di più:
Che cos'è un e-reader?

venerdì 12 ottobre 2012

Il nuovo Kindle Paperwhite disponibile anche in Italia

Sarà disponibile anche in Italia a partire dal 22 novembre 2012 il Kindle Paperwhite, il nuovo eReader presentato lo scorso 6 settembre a Santa Monica da Jeff Bezos, fondatore e Ceo di Amazon. 

Da oggi è comunque possibile ordinare il nuovo Kindle direttamente sullo store online italiano dell'azienda americana. Unico limite: saranno consegnati al massimo due Paperwhite per ordine.

Il Kindle Paperwhite, già disponibile negli Stati Uniti dal 1 ottobre e dal prossimo 25 ottobre anche in Gran Bretagna, è in vendita in due modelli: con collegamento Wi-Fi e con collegamento Wi-Fi e 3G gratuito. Il primo costa 129 euro, il secondo 189.

Inoltre da oggi il Kindle Touch  è disponibile a 109 euro: il prezzo rimarrà invariato sino al 30 novembre o fino ad esaurimento scorte. Mentre l'ultima versione del Kindle Classic (no touch) è acquistabile al prezzo di 79 euro.

 Ma in cosa differisce il nuovo Kindle Paperwhite dal Kindle Touch?


Il nuovo eReader Amazon è stato migliorato sotto vari aspetti. Per prima cosa il Paperwhite è dotato di una luce integrata innovativa che illumina lo schermo

Però quello del nuovo Kindle non è uno schermo retroilluminato (come quello del computer, dei tablet, dell'iPad o degli smartphone). Si tratta di un display rivoluzionario che utilizza un LED a bassa potenza: il che significa poca energia per illuminare l'intero schermo a inchiostro elettronico in maniera uniforme. 

In questo modo la luce non arriva direttamente negli occhi e permette di leggere senza sforzo e con comodità. Inoltre, la luce integrata illumina lo schermo in maniera molto più omogenea rispetto a una luce esterna.

Il Paperwhite offre un contrasto maggiore del 25% rispetto ai modelli precedenti: l'effetto è quello di regalare al lettore dei testi nitidi e scuri che si stagliano su uno sfondo bianco brillante. Anche la risoluzione è stata migliorata: ha infatti il 62% di pixel in più che permettono di avere un'ottima risoluzione per quanto riguarda i testi e le immagini: i neri sono più neri, il bianco è più bianco. Inoltre presenta una serie di nuovi caratteri regolabili, suddivisi in 6 stili (Baskerville, Caecilia, Caecilia Condensed, Publisher font, Futura, Helvetica e Palatino) e 8 dimensioni, oltre a una scala di grigi regolabile su 24 valori. 

Le dimensioni rimangono quelle "standard", a cominciare dallo schermo di 6'', e una batteria molto più resistente. Per quanto riguarda il design, i nuovi Kindle hanno un colore nero, forte e scuro, per far risaltare il candore dello schermo.



Per saperne di più: